Il sesso e l’erotismo attraverso il cinema e le arti visive. Si terrà a Torino dal 18 al 21 gennaio la terza edizione del FISH&CHIPS FILM FESTIVAL, il Festival Internazionale del Cinema Erotico e del Sessuale, realizzato dall’Associazione Fish&Chips in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema. 4 giorni di rassegna dedicati al variegato mondo della cinematografia erotica contemporanea che porteranno al Cinema Massimo 43 film in concorso (11 lungometraggi e 32 cortometraggi) provenienti da tutto il mondo, 3 film omaggio a figure simbolo dello scenario di genere e pornografico mondiale, 3 proiezioni speciali fuori concorso, oltre a laboratori, incontri e mostre che offriranno al pubblico spunti di confronto e riflessione sulla sessualità in maniera creativa, laica e intelligente.
IL DOC D’APERTURA
Il festival si aprirà giovedì 18 gennaio alle 21 con la proiezione del documentario Pornocratie. Les nouvelles multinationales du sexe, diretto dall’icona femminista, filmmaker ed ex performer francese Ovidie. Applaudito in numerosi festival europei e americani, il lavoro è un’inchiesta fondamentale sulla moderna industria del porno mainstream e dei cosiddetti redtubes – le piattaforme online di streaming gratuito che distribuiscono la maggioranza dei video pornografici in circolazione – dietro cui si nascondono i retroscena oscuri di un mondo governato da enormi quantità di denaro sospetto, sfruttamento e malavita. «Come festival dedicato al cinema erotico e sessuale, non potevamo non presentare un documentario che cerca di dare un quadro, non lusinghiero, dell’attuale produzione pornografica mainstream» ha dichiarato la direttrice del festival Chiara Pellegrini. «E siamo, inoltre, orgogliosi di presentare al festival realtà che invece sono molto attente al benessere e al giusto compenso dei propri attori e attrici: il primo anno Erika Lust, poi Four Chambers e quest’anno la statunitense Pink&White Productions».
LA SIGLA E IL MANIFESTO
«È risaputo quanto la vista giochi un ruolo fondamentale nella sfera erotica» ha affermato Chiara Pellegrini. «La curiosità si accende velocemente con un’immagine intrigante, tant’è che un genio come Picasso considerava gli occhi un vero e proprio organo sessuale! Per questo motivo abbiamo voluto coinvolgere degli artisti riconosciuti che potessero ritrovarsi in Fish&Chips e dare il proprio tocco visivo al festival». La sigla del festival – un’ode al vedo non vedo, fatta di sovrapposizioni e scomposizioni – è stata realizzata da Donato Sansone, uno degli artisti e animatori italiani più famosi a livello internazionale, che ha dapprima sfondato sul web per poi raccogliere riconoscimenti nei festival di tutto il mondo. La superstar dell’illustrazione erotica Apollonia Saintclair firma invece il manifesto di questa edizione, influenzata dal cinema in bianco e nero degli anni Sessanta.
I FILM IN CONCORSO
Fra gli 11 LUNGOMETRAGGI in concorso saranno presentate 2 anteprime assolute, gli italiani Un grande progetto di Giuseppe Longinotti e ISVN – Io sono Valentina Nappi di Monica Stambrini, e 2 anteprime internazionali, La Petite Mort di Borja Segarra Bueno e Strawberry Bubblegums di Benjamin Teske, tutti introdotti al pubblico dai propri autori, ospiti al festival. Saranno invece 32 i CORTOMETRAGGI dei concorsi Corti e Corti XXX, quest’ultimo dal taglio più hard, scelti tra 815 iscritti e presentati in anteprima nazionale.
I vincitori dei premi Miglior Lungo, Miglior Corto e Miglior Corto XXX saranno annunciati domenica 21 gennaio alle 21 nella serata di chiusura dedicata alla Pink&White Productions, durante la quale saranno proiettati Shapshot di Shine Louise Houston, thriller romantico e al femminile ispirato a Hitchcock e Antonioni, e Crash Pad Series, collage del meglio della produzione 2017 dall’omonimo progetto.
I FILM OMAGGIO
Anche quest’anno Fish&Chips dedicherà un’ideale trittico di film omaggio ai personaggi che hanno fatto la storia del cinema pornografico. Si comincerà giovedì 18 gennaio alle 18.30 con la proiezione in 35 mm di Salon Kitty (1976) di Tinto Brass, film interpretato dalla britannica Teresa Ann Savoy che celebra il sesso come unico contraltare al potere annichilente nazista. Seguirà sabato 20 alle 11.30 il documentario Man for a Day di Katarina Peters, presentato alla Berlinale nel 2012, che immortala passo dopo passo un gruppo di partecipanti a un workshop di Diane Torr, figura di spicco della scena drag king internazionale che ha spinto migliaia di donne a uscire dalla costruzione sociale di genere e a sperimentare “un giorno da uomo”. Chiuderà domenica 21 alle 19 il classico del regista americano Radley Metzger, The Opening of Misty Beethoven (1976), rivisitazione in chiave hard del Pigmalione di George Bernard Shaw, interpretato da autentiche leggende come Jamie Gillis e Gloria Leonard.
INCONTRI E MOSTRE
Il festival sarà anticipato mercoledì 17 e giovedì 18 all’Auditorium Quazza dal convegno Corpi politici e politica dei corpi tra cinema e media in Italia. Intorno e oltre il ’68, realizzato dal DAMS e dal CRAD (Centro Ricerche Attore e Divismo) dell’Università di Torino, con la partecipazione di numerosi studiosi provenienti da tutta Italia. A 50 anni dal ’68, le due giornate di studi approfondiranno i corpi politici di questo complesso periodo storico e culturale che hanno animato il cinema italiano, la televisione, la canzone e la moda: dai corpi pasoliniani e viscontiani a quelli di Raffaella Carrà, Rita Pavone e Gianni Morandi, da Charlotte Rampling e Twiggy a Lou Castel e Monica Vitti. Domenica 21 alle 19 al Blah Blah sarà invece la volta dell’artista Irene Pittatore, che presenterà in anteprima il suo progetto fotografico, Queer Portraits. You As Me Series, un’esperienza artistica e un laboratorio in progress sull’esplorazione dell’identità di genere, ispirati alla performance collettiva Habitus realizzata durante lo scorso Lovers Film Festival.
Ad arricchire questa edizione ci saranno, infine, numerose mostre: Clorofilla, l’“erbario” interattivo dell’illustratore Gabriele Pino (da mercoledì 17 alle 18.30 presso il Circolo Amantes), in cui personaggi diversi fra loro per età, sesso, identità e carattere interagiscono nell’intimità con il mondo vegetale giocando con il proprio corpo; Gonzo (da giovedì 18 alle 18 presso il Circolo del Design), soggettiva sull’editoria “sporca” italiana con fumetti porno-erotici dagli anni Sessanta ai Novanta, che traccia una traiettoria inedita della storia del fumetto partendo dalle produzioni dal basso di un’editoria poco studiata, con un’ampia base popolare; L’occhio magico di Carlo Mollino. Fotografie 1934-1973, attesissima esposizione sull’opera dell’architetto e designer torinese fra i più noti e celebrati del Novecento, che sarà ospitata da CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia a partire da giovedì 18 gennaio. La mostra indaga il rapporto fra Mollino e la fotografia evidenziandone l’unicità e le caratteristiche ricorrenti, a partire dalle prime immagini realizzate negli anni Trenta fino agli scatti erotici degli ultimi 12 anni della sua vita, circa 70 fotografie private in pellicola e Polaroid che si potranno ammirare in visita guidata domenica 21 alle 17.
Scopri il programma completo del Fish&Chips Film Festival 2018