La fantascienza al Trieste Science + Fiction Festival segue le tracce del film di denuncia, della metafora storica e sociale grazie a Night raiders, diretto da Danis Goulet.
Nell’anno 2043, gli Stati Uniti sono reduci da una sanguinosa guerra, che ha lasciato macerie morali oltre che materiali e creato una specie di dittatura che, tra le altre cose, ha privato della patria potestà i genitori. I minori di 18 anni, sono rinchiusi in speciali “istituti” all’interno dei quali vige un clima di indottrinamento terrificante, volto a trasformarli in futuri soldati, uomini in divisa che seminano il terrore in preda al fanatismo e alla mancanza di empatia più feroci.
La nativa americana Cree Niska (Elle-Máijá Tailfeathers) è una delle poche che ha deciso di non consegnare la giovane figlia Waseese (Brooklyn Letexier-Hart).
Sole e affamate, sono costrette a vivere evitando le ronde e i pericolosissimi droni che pattugliano i cieli, ma un giorno Waseese viene catturata e Niska è costretta per salvarla, ad entrare nella Resistenza.
Night raiders è un film a basso budget che, come accadeva nei B-Movie, punta tutto sulle idee di regi e sui dialoghi ad effetto, il ritmo tuttavia è più lento di quanto ci si aspetterebbe da un film di genere.
Danis Goulet, in una atmosfera che a tratti ricorda il western crepuscolare, opta per una regia funzionale alla narrazione e quasi priva di virtuosismi, l’azione è concentrata sulla vicenda diNiska eWaseese, ma attraverso i dettagli riusciamo comunque a comprenderela natura violenta del mondo distopico raccontato, un futuro dove la Terra appare una gigantesca discarica e l’umanità con una scarsa aspettativa di sopravvivenza.
La violenza in Night raiders è coerente e suggerisce che la legge del più forte continuerà ad essere l’unica norma in un mondo ancora ferocemente razzista.
Come già detto, il ritmo è eccessivamente meditabondo, ma rende la vicenda più verosimile e i personaggi ne guadagnano spessore.
Diventando metafora del Colonialismo, Night Raiders ci parla dell’uomo bianco e di come per secoli ha schiacciato nella loro stessa terra tante culture e tanti popoli diversi; considerando che il fantasma della pulizia etnica a partire dai più giovani è tornato inquietante dopo i ritrovamenti di fosse comuni in Luisiana, in Sud Africa, in Australia e persino in Canada, il potere evocativo di questo film aumenta.
Night Raiders è un’opera di fantascienza che diventa iperbole plausibile della nostra sorte.