È difficile commuovere e ancora di più strappare una sincera risata. Dopo aver onorato il cinema muto con Blancanieves, melodramma gotico ambientato nell’Andalusia degli anni venti, per Abracadabra il regista spagnolo Pablo Berger sceglie invece il black humour e la periferia madrilena dei nostri giorni, entrando nell’appartamento di una famiglia disfunzionale.

Abracadabra MatrimonioCarmen (Maribel Verdù) è madre e casalinga a tempo pieno, caduta in depressione a causa dell’aggressività e dell’indifferenza cronica del marito Carlos (Antonio De La Torre), operaio addetto alle gru che quando rincasa diventa un tutt’uno con il divano. Durante un matrimonio in famiglia, l’uomo si sottopone a un’ipnosi per lo spettacolo di Pepe (Josè Mota), cugino di Carmen, ma qualcosa va storto e il fantasma di un defunto si impossessa del corpo di Carlos.

Abracadabra Maribel VerdùAbracadabra è una commedia a tinte fosche capace di suggerire molteplici livelli di lettura grazie alla sceneggiatura curata nei minimi dettagli dallo stesso regista. Ricca di battute irriverenti e di qui pro quo esilaranti, lo strato superiore di questa torta agrodolce vede la fusione del fantasy al thriller sovrannaturale, mentre quello inferiore, la base croccante, nasconde il dramma di un matrimonio infelice e di una figlia adolescente abbandonata a sé stessa. Ogni singolo problema, compreso quello di una psicosi complessa e incurabile, non è subordinato a una gerarchia di gravità, in quanto tutto si interseca facilmente disponendosi lungo un piano uniforme.

Tra omaggi cinefili a 2001: Odissea Nello Spazio, L’Esorcista, Taxi Driver e Matrix, perfettamente incastrati nella diegesi, Berger inserisce in un tessuto ordinario una componente destabilizzante, parafrasando l’ironia dei film più riusciti di Edgar Wright, ovvero la Trilogia del Cornetto, a cui il regista spagnolo sembra ispirarsi. L’occhio vivace e preciso dell’autore di Torremolinos 73 riesce a legittimare le azioni più estreme e a conferire dignità a ciascun personaggio, ma è il volto ipnotico della Verdù che forse rappresenta la vera magia di Abracadabra.