Si nota sin da subito la pregressa esperienza di un regista come Patrick Cassir nell’ambito dei videoclip e degli spot pubblicitari. Si nota dai primi minuti di La prima Vacanza non si scorda mai, suo lungometraggio d’esordio capace già dalle prime scene di strappare non poche risate persino allo spettatore più esigente. Ma sarà poi così facile riuscire a mantenere i ritmi iniziali per tutta la durata dell’intero lavoro? Prima di iniziare ogni qualsivoglia considerazione in merito, vediamo da vicino di cosa stiamo parlando.
La prima vacanza non si scorda mai: trama del film
Marion (Camille Cottin) e Ben (Jeremie Elkaïm) sono due trentenni parigini che si conoscono su Tinder. Dopo un primo frizzante appuntamento tra i due sembra instaurarsi una bella alchimia, al punto da portarli a decidere di organizzare una vacanza insieme. Meta: la Bulgaria. Ma in che modo una personalità avventurosa e anticonformista come quella di Marion riuscirà a trovare un punto di incontro con il più pacato, organizzato e ipocondriaco Ben?
La prima vacanza non si scorda mai: recensione
Se le risate sono garantite durante la prima parte del lungometraggio – ossia durante i primi momenti riguardanti il viaggio dei due protagonisti – è purtroppo vero che non sempre è facile riuscire a mantenere ritmi adeguati per quasi due ore. Soprattutto se è proprio a livello di scrittura che vengono registrati i principali problemi di un lavoro come La prima Vacanza non si scorda mai.
Giocando sapientemente con ogni più disparato – ma, in certi casi, assolutamente fondato – luogo comune riguardanti le abitudini di viaggio di chi, come Marion – particolarmente avvezza ai viaggi low cost – è in grado di adattarsi ad ogni situazione, Cassir ha ben descritto – con momenti a dir poco esilaranti riguardanti, nello specifico, le difficoltà a trovare una toilette decente – il disagio che può provare, in determinate situazioni una persona organizzata e precisina come Ben.
Eppure, purtroppo, dopo un inizio decisamente convincente – grazie anche e soprattutto a musiche adeguate e ben ritmate e a un montaggio dinamico ma mai sopra le righe – La prima Vacanza non si scorda mai finisce irrimediabilmente per sgonfiarsi come un palloncino, tra gag eccessivamente deboli ed evidentemente stanche, ritmi completamente diversi rispetto a quelli iniziali e, in particolare, fastidiose forzature proprio a livello di scrittura che altro non fanno che far perdere di credibilità entrambi i personaggi.
Se, infatti, da un lato Ben sembra dopo pochi giorni adattarsi quasi senza problemi allo stile di vita di Marion – al punto da far intendere allo spettatore che tale modo di vivere una vacanza gli piaccia parecchio – nel momento in cui i due si recano in un albergo di lusso e il ragazzo rivela tutta la sua natura pigra e pantofolaia, il tutto ci dà l’impressione di svolgersi in modo eccessivamente repentino.
Da questo momento in avanti, infatti, l’impressione che l’intera seconda parte del lungometraggio sia stata scritta in modo sbrigativo e a tratti raffazzonato, purtroppo, non ci abbandona più.
Ed ecco che, inevitabilmente, anche La prima Vacanza non si scorda mai finisce per rivelarsi un prodotto facilmente dimenticabile, il quale, malgrado interessanti premesse, tende, in fin dei conti, a somigliare all’innumerevole quantità di commedie senza troppe pretese prodotte in Francia ogni anno.
La prima vacanza non si scorda mai: scheda del film
Regia: Patrick Cassir
Interpreti: Camille Chamoux,
Jonathan Cohen,
Camille Cottin,
Jérémie Elkann
Vincent Dedienne
Distribuzione: I Wonder Pictures
Durata: 102 min.
Uscita italiana: 20 giugno 2019