Il presagio dell’ascolto dei morti è il messaggio impattante che determina l’inizio di I Morti Rimangono con la Bocca Aperta presentato nella sezione Concorso Progressive Cinema di questa 17esima edizione della Festa del Cinema di Roma.
Scritto e diretto da Fabrizio Ferraro, il film è prodotto da Bondu/Passepartout, Eddie Saeta e Siggfilm e porta sullo schermo un percorso in cui nulla è certo e il silenzio diventa momento di riflessione.

Ambientato nel 1944, I Morti Rimangono con la Bocca Aperta racconta il cammino di Antonio, Rocco, il Capitano e Pietra, ovvero quattro partigiani fuggiti che hanno trovato rifugio tra le immense montagne dell’Appennino centrale. L’ambiente è inospitale e anche se il freddo rende tutto più difficile bisogna ripararsi sotto gli alberi e restare vigili senza mai abbandonare la propria arma. I nazisti potrebbero essere vicini e bisogna salvarsi. Durante la fuga, i quattro si imbattono in una ragazza. Il Capitano crede possa essere una spia e vuole ucciderla, mentre Pietra ne rimane colpito con la convinzione che debba essere salvata.

I Morti Rimangono con la Bocca Aperta sceglie di comunicare una parentesi storica attraverso il bianco e nero, quasi a voler mantenere una sua autenticità o una sospensione storica.
La fotografia sembra bidimensionale e, grazie all’assenza di colore, i personaggi appaiono come dei punti in movimento tra gli alberi, macchie su una bianca distesa di neve.

Gli eventi della narrazione non sono lineari: oltre alla storia principale, vengono mostrate allo spettatore più parentesi, riferite a differenti momenti della vita dei protagonisti.
La fuga silenziosa in mezzo alla neve è sottolineata e resa più efficace da una fortissima costruzione estetica dell’immagine. I Morti Rimangono con la Bocca Aperta pertanto richiede allo spettatore un esercizio di visione in cui l’impressione si manifesta attraverso i suoni che rimarcano situazioni chiave della narrazione.
Il film mostra un pezzo di desolante passato e suggerisce una implicita e coscienziosa riflessione sul futuro.