Vivere, che rischio: La coraggiosa storia del pioniere della ricerca scientifica: Cesare Maltoni è un documentario diretto da Michele Mellara e Alessandro Rossi, incentrato sulla figura dell’oncologo bolognese Cesare Maltoni, medico tra i più importanti a livello mondiale nel campo della ricerca sul cancro.
La voce narrante di Luigi Dadini ci accompagna e descrive i passaggi fondamentali della vita di Maltoni e soprattutto rievoca lo spirito instancabile del medico che ha dedicato tutto al progresso scientifico e, al tempo stesso, al rispetto del paziente e della vita umana in generale.
Con la visione di Vivere, che rischio scopriamo che Maltoni, professionista rigoroso e determinato, è stato un pioniere della prevenzione di tumori e tra i primi a studiare gli effetti di sostanze cancerogene sull’organismo. A partire dal cancro dell’utero e dalla sua città, Bologna, Maltoni riesce a fondare un istituto di cura e a avviare l’esame, ormai quasi di routine, del pap test.
Gli studi del luminare della medicina seppur incontravano il favore della comunità scientifica, al tempo stesso attiravano i malumori delle industrie che, per perseguire il mero interesse economico, avevano intrapreso significative campagne diffamatorie nei confronti dello scienziato e puntavano a creare un ambiente ostile intorno alla sua ricerca, ricorrendo non di rado a vere e proprie minacce che minavano la sopravvivenza della ricerca e la vita stessa di Maltoni.
A partire dalla predisposizione cancerogena del cloruro di vinile per passare all’amianto fino giungere al benzene, la ricerca di Maltoni, con il nobile scopo di alleviare le sofferenze dei pazienti malati di tumore, di prevenire malattie e soprattutto di salvare vite umane, è stata all’avanguardia e fondamentale nel progresso in campo medico.
Il ritratto complessivo che Mellara e Rossi ne tracciano, per mezzo di interviste a collaboratori e pazienti, è quello di un uomo competente e umano verso il paziente, ma anche uno scienziato sempre contro, che evitava i difficili e fumosi termini del lessico medico quando c’era da spiegare il suo lavoro, convincere o denunciare.
Interessanti in Vivere, che rischio sono le sequenze di montaggio che rimandano ai pensieri di Maltoni attraverso le animazioni e le ricostruzioni in studio di lettere, pubblicazioni e appunti, ma anche di semplici oggetti di vita quotidiana. Queste sequenze mostrano Maltoni nella sfera privata, e gli tolgono l’aurea da scienziato infallibile mostrandolo come un uomo normale assalito dai dubbi e dal desiderio di smettere di scontrarsi con la politica e la mala sanità.