Spesso diciamo “Dimmi che serie tv vedi, e ti dirò chi sei”. Tempi di “quarantena forzata” come quelli che stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, potrebbero rivelarsi come l’occasione buona per recuperare alcune serie tv a tema post-apocalittico (dopo avervi consigliato alcuni film). Ne abbiamo scelte 5 da gustarvi sul divano o sotto le coperte, magari con un po’ di comfort o junk food: a seconda di che tipo di persona siete o di come scegliete di affrontare la situazione venutasi a creare, vi diremo cosa fa al caso vostro. Una sola avvertenza: alcune di queste serie sono senza un finale, proprio come la vita.

Se siete cinici e sarcastici – The Last Man On Earth


Cosa c’è di più drammaticamente ironico dell’incipit di questa comedy della FOX dagli autori di The Lego Movie? Nel 2020, dopo che una pandemia ha ucciso tutti gli abitanti della Terra, Phil Miller (il comico del SNL Will Forte, anche co-ideatore) vaga per gli Stati Uniti cercando altri sopravvissuti. Capendo di essere l’ultimo uomo rimasto sulla Terra, torna a Tucson, Arizona, dov’è nato, oramai una città fantasma. “Peccato” che scoprirà ben presto di non essere l’ultimo della sua specie in realtà: prima Carol, donna petulante e fastidiosa che lo convince a sposarlo per ripopolare il pianeta; poi Melissa, donna bellissima e affascinante che se fosse arrivata poco prima sarebbe diventata sua moglie per lo stesso motivo… Da qui una sequela di equivoci e di dissacrante comicità su cosa fare quando non rimane più nulla da fare, con una serie di altri superstiti che compaiono man mano nella vita di Phil, rendendo la storia avvincente e maggiormente orizzontale piuttosto che verticale. Tragicomicamente adorabile.

Se siete esistenziali – The Leftovers (disponibile su Sky on Demand e NOW TV)


Un giorno di ottobre, improvvisamente, il 2% della popolazione mondiale (140 milioni di persone) scompare in un solo istante. C’è chi pensa a una volontà divina, chi è scettico e chi non sa a cosa credere. Ma la serie si intitola “quelli che sono rimasti” ed è importante quindi vedere come affrontano gli stessi ciò che viene dopo, piuttosto che non scoprire dove siano finiti gli scomparsi. Dopo Lost e prima di Watchmen, Damon Lindelof propone e analizza il tema scienza/fede in una maniera mai vista prima in tv, dimostrando grande acume soprattutto nella seconda stagione quando il materiale del libro di partenza di Tom Perrotta (co-creatore del serial) finisce ed è lì che emerge tutta l’invettiva e la bravura dello showrunner.

Sempre in tema di persone che spariscono/riappaiono, muoiono/risorgono diversi anni dopo vi possiamo consigliare anche la serie di SyFy 4400 e la serie francese Les Revenants, che ha avuto un remake americano (sfortunato) The Returned.

Se avete l’animo eternamente teen – The 100 (disponibile su Netflix)


Se avete la sindrome di Peter Pan e siete fedeli alle serie young adult di Netflix, questo teen apocalittico di The CW fa al caso vostro. 97 anni dopo che una terribile guerra nucleare ha devastato la Terra, di tutto il genere umano è rimasta solo una stazione spaziale, l’Arca, in orbita al momento del disastro, che si fonda su una legge severa: chi trasgredisce viene punito con la morte per espulsione nel vuoto. Ora però – per restare fedeli ai temi dell’inquinamento ambientale, anche nel futuro – l’Arca sta morendo a causa dell’aumento della popolazione e del rapido deteriorarsi degli impianti di riciclo e quindi l’unica soluzione sembra essere inviare 100 delinquenti minorenni – per i quali il Consiglio non ha nulla da perdere – sulla Terra per capire se sia nuovamente abitabile. Un percorso di formazione, che non disdegna le classiche schermaglie amorose dell’adolescenza, le rivalse, i colpi di scena, gli adulti che sono “i nemici” e un pianeta tornato allo stato primitivo.

Se siete cospirazionisti e un po’ nerd – Utopia


Cinque possessori del sequel di un graphic novel, “The Utopia Experiments”, il quale contiene delle informazioni segrete su una potenziale arma di distruzione di massa, diventano il bersaglio di una pericolosa organizzazione chiamata The Network, capeggiata dal misterioso Mr. Rabbit, che tenterà con qualsiasi mezzo di procurarsi il manoscritto per svelare il segreto di Utopia. Già da questo incipit di trama potete ben capire come sia la serie adatta ai più nerd fra di voi e a quelli che amano le storie di complotti ricche di plot twist. Per restare criptici fino in fondo, il serial non ha un finale. C’è però una possibile consolazione: un remake americano era stato pensato da HBO con la regia di David Fincher, poi allontanatosi, e curato dalla stessa ideatrice Gillian Flynn. Il progetto è stato ripescato nel 2018 da Amazon Prime Video insieme alla stessa creatrice.

Se siete alternativi – 3% (disponibile su Netflix)

La serie brasiliana, disponibile su Netflix solamente in versione originale sottotitolata, è ambientata in un futuro distopico in cui alle persone viene data la possibilità di andare al “lato migliore” di un mondo diviso tra progresso e devastazione. La percentuale che può farlo, raggiunti i vent’anni e dopo aver superato una serie di prove, è ovviamente il 3% del titolo. Il restante 97% della popolazione è costretto a vivere in una gigantesca favela. Un prodotto alternativo, young ma maturo, cervellotico, ansiogeno. Per tutti gli alternativi, magari un po’ snob, in ascolto.