Moon Knight, serie live action diretta da Mohamed Diab, Justin Benson e Aaron Moorhead, è la dimostrazione che il mondo dei supereroi è molto più umano di quanto si possa immaginare.
Scritta da Jeremy Slater, già ideatore di The Umbrella Academy e della serie Fox The Exorcist, è prodotta dai Marvel Studios e sarà disponibile sulla piattaforma Disney+ dal prossimo 30 marzo.

Nella sua ordinarietà Steven Grant (Oscar Isaac) non ha la minima idea di essere legato a qualcosa di molto più grande di lui. Nella sua mitezza di impiegato addetto ai souvenir, si nascondono dei flash che lo portano a fare i conti con un disturbo dissociativo dell’identità.
Sarà proprio questa consapevolezza a fargli conoscere Marc Spector, l’ex mercenario con cui condivide il corpo e che altro non è che la rappresentazione della divinità egizia della luna e della vendetta, meglio nota come Khonshu.
Per quanto Steven opponga resistenza, i due dovranno abituarsi a convivere in uno stesso corpo per poter affrontare,con l’aiuto di Layla (May Calamawy), Arthur Harrow (Ethan Hawke), un villain tanto spirituale quanto perfido nel perseguire i suoi intenti.

La serie si rifà chiaramente ai fumetti in cui il personaggio di Moon Knight appare per la prima volta, nella metà degli anni ’70 all’interno del 32° numero di Werewolf by Night.
Moon Knight trova la sua efficacia grazie ad un supereroe che si discosta molto dalle classiche caratteristiche. Il suo passato non è all’esterno, ma bensì dentro se stesso poiché collegato a meccanismi psicologici molto articolati.
Steven Grant e Marc Spector sono un unico grande personaggio, in cui si vanno a bilanciare due personalità completamente all’opposto: mentre Steven è pacifico, chiacchierone, a tratti maldestro nelle relazioni e incline alla sincerità, Marc convive costantemente col peso di dover incarnare una divinità ed è costretto a eseguirne gli ordini.
Il doppio in Moon Knight è la base da cui partire per narrare le avventure di un eroe saturo di contrasti interiori.

Quasi da subito la storia si rende interessante agli occhi di uno spettatore che facilmente empatizza con il personaggio di Steven e si lascia condurre, pian piano, verso una vicenda che assume tratti misteriosi e avvincenti.
L’interesse per il protagonista – così come è successo per altri supereroi del Marvel Cinematic Universe – si determina da una spiccata ironia, espressa soprattutto nei momenti di difficoltà. Le dinamiche di scontro tra l’eroe e il cattivo si sviluppano quasi nell’immediato, di pari passo ai contrasti psicologici. Tutto si fa subito caotico e pieno di azione e gli effetti speciali si rivelano essere convincenti, oltre che fondamentali.
La serie, nei suoi primi due episodi, parte con fare sensazionale seminando degli indizi che portano ad uno sviluppo sempre più articolato della storia.
La dimensione onirica si mescola alla realtà e Grant ne viene completamente assorbito: il primo vero incontro col suo antagonista avviene in un sogno che lui neanche ricorda!
Con tratti velatamente dark, Moon Knight mostra un supereroe avvolto da mistero e si sviluppa in un contesto moderno legato al fascinoso mondo dell’antico Egitto.