Pastrone film 2019
Il documentario vincitore del XVIII RIFF-Roma Indipendent Film Festival è Pastrone! del torinese Lorenzo De Nicola. Un film tutto incentrato sulla figura del celebre regista dell’età del muto, padre e pioniere dell’industria cinematografica in Italia.
I cinefili e gli appassionati conoscono le gesta del Giovanni Pastrone legato alla settima arte –quello di Cabiria, di Maciste Alpino e di altri titoli che sono dei veri e propri pilastri del cinema delle origini– ma il Pastrone violinista e scienziato era praticamente sconosciuto a chiunque.
Una biografia nota per metà, perché a un certo punto di Pastrone si sono perse le tracce. Il documentario di De Nicola indaga proprio quegli anni bui in cui il regista piemontese aveva riversato la propria genialità su una forma di sperimentalismo estremo e controverso. Non solo cinema dunque, ma tutto parte da lì.
Il documentario Pastrone! ha uno spunto filologico: il ritrovamento di un manoscritto, oggi acquisito dal Museo del Cinema di Torino, redatto proprio da Giovanni Pastrone. Un diario contenente le sue memorie che fa luce non soltanto su quegli anni oscuri, ma anche su un universo di conoscenze sperimentali, curiose e in qualche modo bizzarre.
Attraverso fotografie e filmati d’epoca, il film ricostruisce una storia unica al mondo in cui un genio della tecnica cinematografica, grazie alla sua incessante ricerca della conoscenza, arriva fino alla creazione di un macchinario terapeutico che sfruttava l’elettricità per curare qualsiasi malattia, compreso il cancro.
Non si tratta di una narrazione romanzata, perché Pastrone! di Lorenzo De Nicola mostra come la storia affiora attraverso la catalogazione e la collazione delle fonti e dei reperti che mano mano emergono durante la ricerca.
Il diario di Pastrone, dall’emblematico titolo Virus et homo, racconta di come egli sia divenuto medico autodidatta dopo che gli era stato diagnosticato un cancro, dopo essere stato regista di successo internazionale, violinista, allevatore di cani da caccia e imprenditore. In parallelo, il documentario di De Nicola raggruppa cimeli, reperti e testimonianze per far luce su un uomo sui generis e in qualche modo straordinario.
De Nicola si concede uno sguardo molto personale sia nei confronti dei tratti biografici sia verso quelle vicende pseudo-mediche tanto controverse per Pastrone stesso. Il regista compare in prima persona nel suo prodotto e vuole a tutti costi trascinarci in quella favola misteriosa svelata dal ritrovamento del manoscritto. Il documentario rimane comunque un interessante e curioso prodotto di ricerca. Le soggettività del regista alla fine sono attenuate dal racconto delle capacità esclusive e indiscutibili che Giovanni Pastrone possedeva, da quei giochi di illusione cinematografica e spettacolarità visiva con cui il regista di Cabiria ha incantato il mondo.
Pastrone! di Lorenzo De Nicola ha vinto il premio al Miglior Documentario Italiano dopo essere stato presentato in anteprima al RIFF – Rome Independent Film Festival diretto da Fabrizio Ferrari svoltosi in questi giorni al Nuovo Cinema Aquila di Roma.