Piatto ricco mi ci ficco. Per tutti gli amanti del cinema l’edizione di quest’anno del festival di Cannes si preannuncia ricca di nuovo titoli tra conferme e nuove rivelazioni di registi già famosi e di cinematografie lontane nella cui scoperta il festival si è sempre distinto per il suo sguardo ecumenico e interculturale.
Chi potrà fare un soggiorno sulla Croisette avrà tanto da vedere sugli schermi in prima assoluta grazie ad una offerta di titoli che coprono tutti i generi di cinema dai film d’autore e quelli popolari e quelli sperimentali.
Citiamo tra i primi l’ultima opera di Wim Wenders Giorni perfetti dove il regista riacquista lo sguardo poetico e la vena trascendente dei suoi esordi e citiamo anche il dramma storico di Jonathan Glazer (regista del quale ricordiamo lo straniante sci.fi Under the Skin) che torna con il dramma storico Zona di interesse sulla relazione tra un ufficiale nazista e la moglie di un kapò e citiamo anche Chiudi gli occhi che segna il ritorno del regista spagnolo Victor Erice dopo anni di silenzio con un thriller sulla scomparsa di un celebre attore durante la lavorazione di un film.
Grande attesa anche per il terzetto di italiani Bellocchio, Moretti e Rohrwacher presenti rispettivamente con Rapito, Il sol dell’avvenire e La chimera (il primo su un bambino ebreo rapito per convertirlo alla fede cattolica, il secondo sulla crisi del comunismo italiano dopo i fatti di Budapest riletta dal regista con tono scanzonato con riferimento al Fellini di Otto e mezzo e ai musical di Jacques Demy, il terzo improntato al lirismo fiabesco connotante lo stile della regista, tre titoli che si spera aiutino il nostro cinema a uscire dal cono d ombra in cui era finito da qualche anno).
E poi aspettiamo anche tante novità dal cinema del lontano Oriente che non smette di stupirci per tecnica e tematiche (da non perdere il carnage familiare ad alta tensione Monster del giapponese Hirokazu Kore-eda).
Ad assicurare il grande spettacolo ci penserà Indiana Jones e il quadrante del destino diretto dal bravo James Mangold.
Nel frattempo abbiamo visto nelle nostre sale un titolo attuale nella tematica e forte nelle stile As Bestas dello spagnolo Rodrigo Sorogoyen, un dramma rusticano duro e teso ambientato in un borgo della Galizia che mostra il conflitto tra le ragioni dell’ecologia e quelle dell’economia di sopravvivenza.
Tra le offerte delle piattaforme abbiamo visto su Netflix la nuova serie tv Whithe Line, una torbida storia familiare ambientata nell’isola di Ibiza eletta a luogo di sballo giovanile, il cui interesse consiste anche nel citare il grande cinema del passato (in una battuta il protagonista dice “Vedi, siamo nel deserto di Almeria dove Leone girò il suoi western, ricordi? Il buono,il brutto e il cattivo” e in un altro passaggio commenta “Nei film si capisce subito con chi abbiamo a che fare, nella vita tutto è molto più complicato”.
Dunque il cinema aleggia sempre anche nelle serie streaming a conferma della funzione formativa che ha avuto e del richiamo che continua ad esercitare.
Insomma il desiderio di cinema cresce e il futuro della settima arte è roseo come il morettiano sol dell’avvenire.
[…] alla sua carriera), intitolato Indiana Jones e il Quadrante del destino, mentre il 27 maggio la rassegna cinematografica francese verrà conclusa dalla prima del film Elemental, il nuovo lungometraggio originale Disney e […]