Lo scorso 14 febbraio presso le sale di Teramo Nostra si è svolto il primo di tre incontri con il professor Elso Simone Serpentini sul tema dell’avvento del cinematografo a Teramo. L’incontro, ha raccontato della precoce ed intensa passione dei teramani per la settima arte, iniziata già nel 1897. Agli albori del Novecento, dunque, Teramo era affascinata dalla nuova arte, dice Serpentini, come testimoniano i giornali dell’epoca: nel 1904 ad esempio, abbiamo notizia di ben quattro proiezioni giornaliere a pagamento, tutte molto affollate, soprattutto dalle donne. Luogo delle proiezioni era un grande tendone, situato a piazza della Cittadella, dove sorgeva appunto il Cinematografo Muratori. Questo offriva al suo pubblico una grande varietà di generi, le pellicole cambiavano infatti ogni due giorni e la sua importanza per la vita della cittadina ci è confermata dai toni foschi con cui una rivista annunciava al pubblico la chiusura del cinematografo, avvenuta nel luglio 1907: “Presto le più profonde tenebre copriranno il centro di Teramo”. Oltre a Muratori, personaggi di rilievo per la cinematografia teramana, furono i fratelli Bonolis, soprattutto Giustino Bonolis, che aprì un cinema a Giulianova e che successivamente fu l’impresario principale del cinema Eden. Al pubblico venivano proposte proiezioni ottiche e meccaniche e anche pellicole di cronaca, come quella sul terremoto in Calabria.
Nel 1910 fu poi inaugurato il primo cinema stabile della città, in corso S. Giorgio, gestito dallo stesso Bonolis in collaborazione con Domenico Rolli, nell’edificio che oggi ospita la cassa di risparmio. Per il nuovo cinema Eden, questo il nome prescelto, i due proprietari non avevano badato a spese: i decori, ricchi d’immaginazione e fascino, erano stati affidati a Vincenzo Sardella, e fuori, faceva bella mostra un’insegna luminosissima, di ben 500 lampadine. Le pellicole cambiavano tutte le sere e spaziavano tra i generi più diversi: dal comico al drammatico e nel 1909 vi fece la sua apparizione anche l’avanspettacolo; nello stesso anno il cinematografo fu ad altri due personaggi: Vanarelli e Pugnini.
Mentre l’Abruzzo cercava con difficoltà in questi anni di uscire dal suo isolamento provinciale, a Teramo nasceva un’importante iniziativa in campo cinematografico: gli stessi Vanarelli e Pugnini, diedero vita alla prima casa cinematografica teramana, che inaugurava, di lì a poco, il progetto ambizioso di una serie di filmati sulle bellezze abruzzesi, mentre Bonolis fondava in quegli stessi anni l’Aprutium Films.
L’anno successivo apriva un nuovo cinema-teatro: il cinema Apollo, situato nei giardini dei conti Delfico. Così l’Eden cessava la sua attività, essendo ormai prossima l’apertura del nuovo edificio, realizzato dall’ingegnere Batoli; la nuova sala venne inaugurata il 14 dicembre 1912.
Dopo l’incontro abbiamo avuto modo di soffermarci con il professor Serpentini, cui abbiamo rivolto alcune domande sul suo lavoro di ricerca:
Da dove nasce questa iniziativa di ripercorrere la storia del cinematografo a Teramo?
L’iniziativa si sviluppa da una mia personale ricerca sulla storia del teatro e delle rappresentazioni teatrali e di spettacolo avvenute a Teramo. Con l’organizzazione Nuovo Teatro di Teramo o “occupanti dell’ex OVS”, come vengono anche chiamati, avevamo concordato questi incontri per tracciare le linee dell’avvento del cinematografo e i primi passi nello spettacolo cinematografico a Teramo.
Come ha, dunque, affrontato la ricerca dei materiali e delle fonti per il suo intervento?
Innanzitutto andando a ricercare materiale sui giornali e altre fonti documentaristiche, presenti nella nostra Biblioteca provinciale, nell’Archivio di Stato e nell’emeroteca. Ho trovato molto materiale, soprattutto nell’Archivio di Stato: numerose fonti, fascicoli e persino locandine cinematografiche e teatrali dell’epoca perfettamente conservate. In realtà questi incontri sono un estratto di un lavoro più ampio, frutto di diversi anni di ricerca, almeno tre o quattro, sul tema della cinematografo a Teramo.
Da quanto si evince dal Suo intervento, c’era dunque un’importante distribuzione a Teramo, la richiesta del pubblico era notevole, possiamo dire che era all’avanguardia rispetto all’epoca?
Si, la domanda fu sempre crescente, furono proiettate a Teramo quasi tutte le pellicole proiettate nelle altre sale, anche nelle più grandi. Si, era sicuramente all’avanguardia per l’epoca.
Per quanto riguarda i generi, quali pellicole si sceglievano per essere proposte al pubblico teramano? C’era una tendenza a scegliere un determinato genere?
In realtà non veniva effettuata una scelta; si proponeva ciò che il mercato cinematografico offriva, ciò che la distribuzione cinematografica di quegli anni offriva, comunque si produceva poco. Le cose cambiarono negli anni ’50, quando non usufruimmo più della produzione di prima scelta, ma di seconda o terza scelta. E infatti una delle cose di cui cominciarono a lamentarsi gli spettatori era la non ottima qualità delle pellicole proiettate. Questo accadde perché negli anni ’50 e ’60 la produzione cinematografica crebbe molto e la distribuzione iniziò a diventare costosa; Teramo passò in circuiti minori e di conseguenza non furono più proiettate in città pellicole di grande spessore.
Quindi possiamo dire che quando il cinema incrementò il suo business la distribuzione a Teramo diminuì?
Si, questo accadde perché la città era dotata di sale piccole e con pochi spettatori, quindi in termini di rientro al botteghino, le pellicole non coprivano le spese di distribuzione.
Tornando ai primi del Novecento, si proiettavano solo pellicole italiane oppure anche quelle dall’estero?
No, in realtà il cinema estero arriva da subito anche a Teramo. Dal 1912 al ’18 arrivano pellicole straniere provenienti soprattutto dalla produzione americana e tedesca.
E dal cinema russo?
Dalla Russia no, almeno fino al 1918. Poi ci furono anche pellicole di propaganda fascista.
Ecco, a questo proposito, la propaganda fascista arrivò a Teramo attraverso la cinematografia?
Certo, vi giunse non esclusivamente ma anche attraverso il cinema. Furono proiettate pellicole di propaganda bellica, interventista, patriottica. E in quegli anni giunse anche il sonoro.
Si ringrazia la gentilissima disponibilità del prof. Serpentini e l’associazione Teramo Nostra.