John non era esattamente “l’Uomo Nero”. Era quello che mandavi a uccidere il fottuto “Uomo Nero”

Una battuta che suona più come l’inizio di un’epopea action dedicata ad un unico protagonista che si scontra contro tutti. John Wick nasce grazie allo sceneggiatore Derek Kolstad che crea un protagonista ostinato e vendicativo, avvolto da un leggendario alone di crudeltà che lo rende temibile per i suoi bersagli.

Uscito nei cinema nel 2014, John Wick è la prima direzione dell’ex stuntman Chad Stahelski che riesce a portare una ventata di action nella sua forma più diretta e senza fronzoli. Disponibile su Prime Video, Netflix , Sky e Now TV, John Wick è quel primo capitolo che merita un posto all’interno di un genere che ha avuto il suo apice negli anni Ottanta.

L’inizio di tutto…

John Wick racconta una storia semplice quanto efficace.
Il killer su commissione John Wick decide di abbandonare la sua “vita professionale” per ritirarsi in una quotidianità più normale e famigliare. Il lieto fine però dura poco perchè quando la moglie si ammala e muore prematuramente, l’ex sicario cade in un profondo stato di tristezza e solitudine. Inaspettatamente riceve in dono un cucciolo di cane, regalatogli dalla moglie prima che morisse per aiutarlo a combattere la solitudine.

Mentre John è intento a fare rifornimento alla sua Mustang, l’auto attira l’attenzione di Yosef Tarasov (Alfie Allen) che senza troppe esitazioni si introduce in casa di John uccidendogli il cane. Da questo momento in poi inizia la vendetta di John Wick, che torna in piena attività scontrandosi prima con Yosef e poi con il padre Viggo Tarasov (Michael Nyqvist).

Uno contro tutti

John Wick inizia fin da subito a tirare in ballo il tema della vendetta, principale motore d’azione del protagonista. Da subito capiamo anche che il film sarà un action senza alcuna moraleggiante pretesa.

Il protagonista è un combattente che va contro tutti senza lasciarsi preoccupare da ciò che lo aspetta, calato all’interno di un action dalle leggere sfumature thriller.
Il lato più interessante di John Wick non è rappresentato soltanto dalle scene action che occupano gran parte della pellicola, ma dalla personalità del protagonista, ovvero un uomo che si ritrova faccia a faccia col vecchio sé stesso e che si riunisce al suo passato di sicario.

All’interno di un’atmosfera dai colori scuri e saturi si consumano rapidamente le uccisioni che non scalfiscono minimamente il protagonista.
Chad Stahelski dirige il suo primo film, dopo la sua lunga carriera di stuntman, dando vita ad una saga sufficientemente longeva da crearsi una grande fetta di pubblico attirato da effetti speciali pseudo-realistici in cui piovono proiettili.