La Casa – Il Risveglio del Male, in inglese Evil Dead Rise, è il sequel di Evil Dead del 2013 (che a sua volta è il remake di La Casa, o meglio di The Evil Dead del 1981).
Diretto da Lee Cronin e prodotto da Rob Tapert, insieme a Sam Raimi e Bruce Campbell in veste di produttori esecutivi, La Casa – Il Risveglio del Male è al cinema dal 20 aprile distribuito dalla Warner Bros. Pictures.

All’interno di questo continuativo bisogno di “ammodernamento dei cult”, attraverso remake e sequel, si contunua a celebrare Sam Raimi e la sua innovazione dell’horror, ben studiata, nervosa e disturbante dal 1981.

Il male è tornato!
Un terremoto è la miccia da cui parte un bagno di sangue che colpisce Elie (Alyssa Sutherland), i suoi tre figli e sua sorella Beth (Lily Sullivan).
Nel garage sotterraneo della palazzina, in cui abitano i protagonisti, si apre uno squarcio nel pavimento e il libro dei morti viene riaperto da Danny (Morgan Davies).

La Casa – Il Risveglio del Male non si spende per un inizio tranquillo, ma entra subito nel vivo della suspense e dell’orrore, puntando ad essere un tributo di La Casa e alla sua grande capacità di destabilizzare fino all’eccesso.

La violenza deliziosamente splatter, senza soluzione di continuità, apre le porte ad una serie di citazioni a pellicole degne di nota: si passa da un’ascensore che inonda di sangue il piano terra (palesemente Shining) alla protagonista completamente ricoperta du sangue come Carrie, fino alla stessa brillante trilogia di Raimi.

Con la sua struttura narrativa circolare, La Casa – Il Risveglio del Male è pensato intorno ad un flashback che si sviluppa nel ciclo di una notte, spiegando l’inizio del film che invece avviene in una baita immersa nella foresta.

La Casa – Il Risveglio del Male adopera una musica sviluppata di pari passo agli eventi e che punta ad enfatizzare ogni azione inserita in un più ampio schema di lotta.
Dimentichiamoci gli spazi visti nel film del 1981, qui si prende una via più claustrofobica in cui bisogna difendersi fino allo stremo delle forze.

Lappartamento, l’ascensore e il garage sono luoghi chiusi da cui diventa più complesso fuggire, ma in realtà rappresenta l’unica salvezza dal male che, nel frattempo, possiede sempre più corpi. Il fatto di non poter vincere la malefica forza demoniaca risvegliata da Danny, lascia molto pensare ad una storia aperta che torneremo probabilmente a vedere in sala.