L’edizione appena trascorsa del Nordic Film Festival ha portato l’industria dell’audiovisivo nordeuropeo a Roma.  Novità di quest’anno è stata la presenza di Skam serie tv norvegese diventata ormai un caso internazionale. Due i momenti dedicati: sabato 4 maggio ha avuto luogo un incontro con Marianne Furevold-Boland, la produttrice di Skam Norvegia, e domenica 5 maggio è stata proiettata la maratona di Skam.

Il fortunato teen drama, made in Norway, Skam (“vergogna” in norvegese) in poco tempo ha conquistato il mondo. Trasmessa online dall’emittente televisiva di Stato NRK, racconta le vicende di un gruppo di liceali di Oslo tra scuola, feste, alcool, sesso, amore e amicizia nel corso di quattro stagioni, ognuna dedicata a un personaggio in particolare.

Skam serie tv: una serie teen che piace a tutti grazie all’altissimo coinvolgimento live!

Skam gode fin dal suo esordio, nel 2015, di un grandissimo successo grazie alla particolarità suo format: il rilascio giornaliero di brevi clip nel momento esatto in cui accadono i fatti raccontati nella puntata, a cui si aggiungono la condivisione dei messaggi di Whatsapp tra i personaggi, le foto o le storie di Instagram. In questo modo la trama della puntata si fonde con la quotidianità del fan. Una modalità di fruizione innovativa e originale che, abbracciando a tutto tondo la realtà virtuale e social delle nuove generazioni, rende la serie un’esperienza straordinariamente coinvolgente e vicina alla vita degli spettatori.


Un altro grande elemento
che ha reso Skam così amato, anche al di fuori della Norvegia, è l’autenticità e il realismo della narrazione, frutto di un lungo lavoro di ricerca e di una approfondita immersione nel mondo dei teenager da parte dei creatori di Skam, che ha dato loro modo di dare vita a una storia e personaggi in cui è facile immedesimarsi e identificarsi. Questo attento realismo deriva dalla volontà di rappresentare il mondo dei giovani dall’interno e in maniera schietta, evitando pregiudizi e luoghi comuni. Una volontà presente anche nel remake italiano della serie norvegese. In onda online dal 2018 sul sito di TIMVision, Skam Italia, arrivato alla terza stagione, riprende l’idea e il format della serie originale, adattando e modificando a volte il contenuto per farlo aderire meglio alla cultura italiana.

Skam serie tv: Marianne Furevold-Boland risponde alle nostre domande 

La produttrice Marianne Furevold-Boland durante l’incontro che l’ha vista come ospite ha risposto ad alcune domande su Skam.

In primo luogo, quali sono stati i fattori che hanno reso Skam così popolare a livello internazionale?

“Penso che i temi e l’essenza di Skam riesca a colpire tutti noi, semplicemente perché siamo umani. È stata la ricerca all’interno del gruppo target, gli adolescenti, che ha reso la serie autentica.”

Riguardo alla scelta del target, ci dice Marianne, è stata dettata dalla volontà dei responsabili dell’emittente pubblica norvegese NRK di richiamare l’attenzione degli adolescenti.

“Ci è stato chiesto di riconquistare i teenager, così ci siamo concentrati sulle ragazze di 16 anni. Volevamo rappresentare nel modo più veritiero possibile come doveva essere un giovane essere umano nel 2015, e nel frattempo confidavamo di dare al pubblico di destinazione alcuni strumenti che potevano utilizzare nella propria vita”

Skam Norvegia può essere un buon prodotto anche per gli adulti? 

“La serie offre uno squarcio negli alti e bassi degli adolescenti. Da questo gli adulti possono imparare qualcosa sulla prospettiva dei più giovani”, risponde Marianne, “e, anche, riconoscere il potenziale degli adolescenti”.

In Skam, insomma, ritroviamo uno sguardo autentico e senza censure che dà la possibilità allo spettatore di calarsi completamente e sospendere il giudizio su temi di cui di solito si parla in maniera astratta — come l’uso dei social e della tecnologia, l’alcool, l’inibizione sessuale — dimenticandosi che dietro a tutto questo esistono persone, esseri umani che “amano e vogliono essere amati”, per dirla con le parole di Marianne.