Una vita vissuta in disparte, immersa tra la ricca vegetazione di una palude e un’accusa di omicidio sono le costanti di La Ragazza della Palude.
Il film scritto da Lucy Alibar e diretto da Olivia Newman, è tratto dal romanzo di Delia Owens ed è disponibile nei cinema dal 13 ottobre.
Prodotto da Columbia Pictures, 3000 Pictures ed Hello Sunshine, La Ragazza della Palude è una drammatica storia intrisa di sopravvivenza e contaminata dalle sfumature del thriller.
Ci troviamo a Barkely Cove nel North Carolina, quando in una palude viene ritrovato il cadavere del giovane Chaze Andrews (Harris Dickinson). I sospetti di questa morte apparentemente misteriosa ricadono su Cathrine Clarck, soprannominata Kya (Daisy Edgar Jones).
Conosciuta nella cittadina come ragazza stramba (a tratti leggendaria creatura spaventosa) per via della sua vita condotta in solitudine, Kya, dopo l’accusa si isola sempre di più all’interno della palude. Un piccolo mondo naturale che Kya adora e vive come dimensione che la mantiene legata agli affetti che tuttavia la hanno abbandonata nell’infanzia.
Kya trova il tempo di imparare a leggere e scrivere e vivere l’amore con Tate Walker (Taylor John Smith) e di patire traumatiche e drammatiche parentesi di violenza che le conferiranno grande forza d’animo per realizzarsi.
La Ragazza della Palude sviluppa la drammaticità della narrazione attraverso l’utilizzo di una serie di flashback che, nonostante siano un interessante espediente narrativo, alcuni di essi si rivelano essere un po’ troppo lunghi, distogliendo l’attenzione dello spettatore dal resto.
Il film ha il lato positivo di mostrare un’ambientazione naturale gradevole anche se non eccessivamente suggestiva.
La protagonista (presente anche nella serie In nome del cielo) mantiene sempre un profilo costantemente triste e malinconico in cui si inserisce la volontà ad adattarsi.
Malgrado La Ragazza della Palude non riesca a tenere bene il passo rispetto ai canoni del thriller, risulta comunque gradevole. Alcuni elementi portano fiacchezza, come ad esempio la suspense distribuita solo in un paio di scene che si esauriscono molto velocemente.
Il giallo della morte è semplicemente un punto di partenza per delineare la personalità della protagonista e, solo verso il finale, vengono svelate (nel tribunale cittadino) una serie di ipotesi che ricostruiscono l’omicidio.
La Ragazza della Palude è una storia in cui il sentimentalismo domina a discapito sia del giallo che della stessa ricostruzione dei fatti lasciando intendere, almeno un parte, la prevedibilità del finale.