George Bernard Shaw sosteneva che L’assassinio è la forma estrema di censura. Per William, protagonista di  Morto tra una settimana o ti ridiamo i soldi, pellicola diretta da Tom Edmunds, la persona da censurare è sé stesso. 

L’aspirante scrittore William è sull’orlo del baratro e svariate volte ha tentato, senza successo, il suicidio. Lanciarsi da un ponte, asfissiarsi col gas, impiccarsi, avvelenarsi con le pillole… tutto inutile. Allora, per saltare nel vuoto e porre fine ai propri tormenti, decide di ingaggiare Leslie, anziano e misterioso killer professionista. William e Leslie stipulano il classico contratto soddisfatti o rimborsati: il giovane, dopo aver scelto su una brochure il modo in cui morire, a fronte del compenso di 2.000 sterline, verrà ucciso da Leslie entro una settimana. In caso di fallimento da parte dell’assassino, gli verrà restituita la somma versata.
In questa ultima settimana di vita, mentre aspetta la pallottola fatale, William vede finalmente girare le cose per il verso giusto: trova un editore disposto a pubblicarlo e soprattutto incontra la ragazza dei suoi sogni che condivide con lui l’insana fissazione per il suicidio. William vorrebbe annullare l’accordo stipulato, ma per il killer Leslie non è possibile perché il mancato adempimento del contratto comporterebbe il suo pensionamento dalla professione di assassino su commissione. Allo scrittore in erba non rimane che sfuggire al sicario che lui stesso ha assoldato.

Morto tra una settimana o ti ridiamo i soldi è una commedia divertentissima e decisamente anticonvenzionale, originale e piena di citazioni colte fin dalla prima inquadratura che ricorda Kitano.
Lo script, firmato dallo stesso Edmunds, non ha paura di essere scorretto fino a toccare le corde del cinismo, le battute, scritte in maniera superba e mai fuori posto, sono irresistibili e al tempo stesso sgarbate. In una sequenza tipicamente british dove si discute del tempo che passa e delle peculiarità di una persona che sfioriscono man mano che la vita va avanti, Edmunds si concede di ironizzare e di essere irrispettoso anche nei confronti di un monumento del cinema come Michael J. Fox.

La morte ammanta tutta la visione, ma la bravura di Edmunds si rivela proprio in questo aspetto: l’oscura mietitrice, con il volto di Tom Wilkinson (il killer Leslie che si auto-definisce una <<clinica per l’eutanasia ambulante>>), è ridotta a oggetto di scherno grazie al ritmo comico ben strutturato e grazie alla satira onnipresente che critica con intelligenza ogni aspetto della società moderna, dove il precariato dei giovani e le difficoltà della vecchia generazione di mettersi da parte, sono cose ben più gravi della morte stessa.

In Morto tra una settimana o ti ridiamo i soldi l’andamento comico è costruito egregiamente e tutto funziona come un orologio. Le sequenze si alternano giocando con le aspettative dello spettatore e la tensione cresce in maniera speculare sia sul piano della risata sia su quello della tensione drammatica. Humor e action crescono di pari passo e quando entrambi sono all’apice il regista, spiazzando chiunque, decide di tagliare nettamente su un’altra scena creando un senso di precarietà e di impotenza nello spettatore, proprio come davanti ad alcune situazioni della vita reale. 

La regia è equilibrata e senza sbavature o inutili stravaganze e l’idea di mischiare action, thriller, romantico e comico funziona perfettamente perchè il registro cambia, ma si resta sempre nel tono della black comedy. Edmunds in Morto tra una settimana o ti ridiamo i soldi palesa tutto il cinema di suo gradimento e lo omaggia. Da Tacheshi Kitano a Guy Ritchie passando per Jean-Pierre Melville e Roman Polanski, le citazioni vengono centellinate alla perfezione e estrapolate dal contesto delle pellicole di provenienza per caricarsi di un nuovo rampate significato ideologico, pur mantenendo lo stesso sapore. 

Il film di Tom Edmunds non si pone nessuna censura e pur parlando della morte ci regala un’esilarante commedia nera piena di vita, assolutamente sui generis, fresca e lontana anni luce dalle stantie e polverose commedie arrangiate negli ultimi tempi. 

Morto tra una settimana o ti ridiamo i soldi uscita italiana 22 novembre 2018