È il 1980, siamo in Texas, vicino al confine con il Messico. Un uomo, a caccia di antilopi nella zona desertica fuori Sanderson, trova quattro auto crivellate di colpi, armi e bossoli a terra. Gli uomini sono tutti morti, no, uno è vivo ma è ridotto male, chiede dell’acqua. C’è la droga ma non ci sono i soldi. Il cacciatore, Llewelyn Moss, un reduce dal Vietnam, osserva la scena. Manca un uomo. Cerca le tracce, le trova e le segue. All’ombra di un albero, accanto al cadavere, c’è una valigetta con qualche milione di dollari. Moss la prende e torna a casa. Ma quella notte qualcosa non lo fa dormire. Riempie una tanichetta d’acqua, dice a Carla Jean, sua moglie, che sta per fare una cazzata, sale in macchina e torna nel deserto. Ma l’uomo è morto, l’hanno ucciso e ora danno la caccia a lui. Albeggia, lo trovano, gli sparano, si tuffa nel fiume. È ferito ma riesce a scappare. Dalla sua macchina risaliranno a lui. Carla Jean dobbiamo andarcene, qui non torneremo più, vai da tua madre ad Odessa, andrà tutto bene, ti chiamo tra qualche giorno. Lui va a Del Rio, ma lo trovano. Fugge a Eagle Pass, esamina la valigetta, trova la trasmittente ma è tardi. C’è una sparatoria, molti morti. Moss è ferito gravemente, scappa in Messico e finisce in ospedale.
A dargli la caccia sono i messicani e un killer psicopatico, Anton Chigurh, assoldato dall’altra banda. Chigurh uccide quasi tutti quelli che hanno a che fare con lui, vicesceriffi, messicani, chiunque. Non vuole testimoni. A Eagle Pass non riesce a uccidere Moss perché Moss lo ferisce. Viene assoldato Carson Wells per eliminare Chigurh e recuperare i soldi. Wells trova Moss, so dov’è tua moglie, dammi i soldi e ti prometto una via d’uscita, attento a Chigurh, non si può trattare con lui. Moss non cede. Carla Jean, devi andare via, lì non è più sicuro. Chigurh uccide Wells e minaccia Moss per telefono, se non mi dai i soldi uccido tua moglie. Moss non cede e ricambia la minaccia. Torna in Texas. I messicani lo trovano in un motel di Van Horn. Muore ma ne porta qualcuno con se. Nella notte Chigurh recupera la valigetta. Poi va a uccidere Carla Jean, lo aveva promesso, e lui mantiene sempre le promesse. Mentre va via un’auto si schianta sul suo pick-up. Ha un braccio spezzato e ferite sul viso. Da 100 dollari a due ragazzini per una camicia, vi si fascia e si allontana.
In questa storia è presente un altro attore che osserva e cerca di interpretare i fatti, è l’anziano sceriffo Ed Tom Bell della contea di Terrell, la contea di Moss. Bell arriva sempre dopo, tra i morti nel deserto, tra i morti a Eagle Pass, tra i morti a Van Horn, tra i morti a Odessa. Quando era diventato sceriffo aveva promesso di proteggere tutti gli abitanti della sua contea ma non riesce a salvare Moss e Carla Jean. Bell non comprende più la società in cui vive. La sua generazione, quella di suo padre, quella di suo nonno erano legate tra loro, ognuna di esse prometteva qualcosa alla successiva e la successiva portava avanti la promessa mettendoci qualcosa di nuovo ma senza distruggere o stravolgere il messaggio dei morti. Ora non è più così, il nuovo non sente di avere un legame col passato e se ha delle promesse sono diverse dalle precedenti; non costruisce qualcosa col passato, lo distrugge senza ricostruire, o comunque, se ricostruisce, non è qualcosa che i vecchi comprendano. Chigurh è il caos, è il distruttore, è un ombra che annichilisce tutto e Bell lo teme, ne ha paura perché non lo comprende. Nelle quasi tre settimane che comprendono l’intera vicenda Bell capisce che il mondo non è più adatto a lui. Decide di dimettersi. Il legame è spezzato. Non è un paese per vecchi.
La forza di quest’opera è la forza dell’epica, la forza di Achille e di Ulisse, la forza di una storia di singoli uomini i quali rappresentano un’intera civiltà. Bell è l’ordine, è il vecchio mondo, Chigurh è il distruttore, è il nuovo mondo, Moss è l’uomo che tenta di adattarsi ma che viene schiacciato, i vecchi valori lo condannano.
Il romanzo è diviso in 13 capitoli ognuno dei quali è introdotto da un diario dello sceriffo, scritto in prima persona e stampato in caratteri corsivi, mentre il resto del capitolo è diviso in più parti, ognuna con un protagonista diverso (Chigurh, Moss, Bell, Carla Jean, Wells) ed è narrato in una terza persona soggettiva.
Cormac McCarthy (1933), è uno scrittore americano autore di romanzi di ambientazione western. Con “Cavalli selvaggi” (1992) ha vinto il National Book Award e con “La strada” (2006) il premio Pulitzer. “Non è un paese per vecchi” (2005) è il primo romanzo ambientato nella contemporaneità.
Nei romanzi di McCarthy è sempre presente una componente di disperazione, un elemento di inadeguatezza alla crudeltà del mondo che non lascia speranza alcuna. Ma a ben guardare, fermo restando che il mondo è cattivo, c’è sempre un filo di speranza perché niente è immutabile. Anche il suo ultimo disperante romanzo, “La strada”, alla fine trova la luce (nel 2009 John Hillcoat ne ha tratto il film omonimo). In Italia i romanzi di McCarthy sono editi da Einaudi.
Il film si avvale dell’ottima interpretazione di Tommy Lee Jones – lo sceriffo Bell – di Josh Brolin – Moss – e di Javier Bardem – Chigurh. I fratelli Cohen riescono, nel duplice ruolo di registi/sceneggiatori, a trasformare le parole in immagini e a dar vita a un opera che, mantenendo la forza del romanzo, crea qualcosa di diverso e nel contempo mantiene il legame col testo scritto. La voce narrante è quella dello sceriffo e ripercorre i passi delle riflessioni di Bell nel romanzo, mentre la narrazione degli avvenimenti è anch’essa, come nel romanzo, neutra.
Le differenze tra il film e il romanzo sono legate alla impossibilità di trasformare per intero un testo scritto in immagini. Nella transizione da un medium fondato sulle parole ad uno basato sulle “immagini in movimento” bisogna adattare per riuscire a mantenere la forza dell’opera.
In questo caso i fratelli Cohen mantenendo la scansione degli avvenimenti del romanzo – il montaggio segue lo spostarsi da un personaggio a un altro del libro -eliminano elementi secondari, fidando nel fatto che le immagini riescano a sostituire ciò che è stato espunto. La loro scelta si rivela azzeccata, il film scorre, ciò che non viene detto si evince dalle immagini, dalle espressioni degli attori. Non serve dire che lo sceriffo Bell ha paura di Chigurh, basta vedere la scena in cui Tommy Lee Jones deve entrare nella camera del motel dove è stato ucciso Moss. Non serve descrive Chigurh basta vedere il viso di Bardem.
Il film nel 2008 ha vinto 4 premi oscar: miglior attore non protagonista a Javier Bardem, miglior sceneggiatura non originale e miglior regia ai fratelli Cohen e miglior film.