Dopo venticinque anni dalla prima telefonata, Ghostface ritorna – e insieme a lui – spunti e riflessioni sull’ampio universo del cinema horror. Scream è di nuovo al cinema col suo quinto capitolo, diretto da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett e scritto da James Vanderbilt, dal 13 gennaio.
Scream 5: ritorno a Woodsboro
Si torna a Woodsboro, venticinque anni più tardi ricominciano gli omicidi. La prima vittima che punta Ghostface è Tara Carpenter (Jenna Ortega), così sua sorella Samantha (Melissa Barrera) decide di rimettere piede nella cittadina per aiutarla, ma le uccisioni aumentano colpendo anche gli amici della stessa Tara. Uno alla volta, rientrano in gioco Linus – nella versione originale Dewey Riley – (David Arquette), Gale Weathers (Courtney Cox) ormai giornalista della tv nazionale e Sidney Prescott (Neve Campbell) questa volta in veste di co-protagonisti che aiuteranno a mettere fine al ciclo di morti.
Scream 5: filo diretto col passato…
L’ultimo capitolo della saga di Scream non ambisce ad essere qualcosa di nuovo, ma, come è giusto che sia, si rivela essere quasi un omaggio al primo grande film riprendendo le scene madri e le nozioni relative a sequel e remake.
Sono questi ultimi due a riaprire la questione relativa alla serialità dell’horror così come era stato anche per Scream 2.
Se prima c’era il buon vecchio Randy a dettare le regole narrative del sequel, ora è sua nipote Mindy Meeks (Jasmin Savoy Brown) ad affermare come la situazione sia cambiata rispetto al passato.
È il momento di parlare di requel, ovvero la ripresentazione di ciò che è già accaduto attraverso un nuovo ciclo di uccisioni. In questo caso Scream 5 si rivela essere indissolubilmente legato a quel passato da cui tutto è cominciato, attraverso le innumerevoli citazioni che si hanno fin dall’inizio.
Tara Carpenter (Jenna Ortega) è in cucina e improvvisamente squilla il telefono, è Ghostface che ricomincia a parlare di horror prima di aggredire la sua vittima, ma questa volta l’argomento è Stab il film basato sugli omicidi di Woodsboro. La scena è esplicativa e si capisce immediatamente che Tara è una neo Casey Becker, così come si ripercorre quell’escamotage metacinematografico di Stab mescolato al puro citazionismo filmico.
Il tutto è perspicacemente pensato come riflessione sulla produzione horror dei giorni nostri, fatta di sequel – che come accade per Stab 8 nel film – completamente slegati dal contesto originale.
Questo perché quando un assassino ritorna c’è sempre un legame col passato come ricorda Linus (David Arquette), o almeno così dovrebbe essere.
A ritornare sono anche i numerosi sospetti tra i vari personaggi: ognuno sospetta dell’altro, ma in modo molto più esplicito rispetto al passato, è un tutti contro tutti in cui la verità non è scontata.
C’è da dire che in questo quinto Scream gli assassini tornano ad essere ancora due, ma il movente sembra essere troppo debole da poterlo collegare al passato, così come era stato per i capitoli precedenti. Curiosa la presenza di uno degli antagonisti come visione di una delle protagoniste, poiché è una presenza che va a cozzare nei panni buonisti e protettivi, ma è il caso di non aggiungere altro!
Qui il ritorno al passato è dato anche dalla scelta di ambienti che si erano già visti: la casa di Stu Macher in cui, oggi come allora, avviene una festa e si consuma l’ultimo atto tra la cucina e l’ingresso.
Che Scream 5 rappresenta “un omaggio alle origini” compiuto con la coerenza narrativa di un requel che si ricollega ad un contesto moderno è plausibile.
Bettinelli-Olpin e Gillett dettano il ritmo e la forza è rappresentata dal mantenimento di tutte quelle componenti fondamentali che Craven ha sempre riportato nei suoi quattro precedenti. Rapportare un ormai cult movie alla realtà attuale, mantenendo la stessa suspense e riuscendo a inserire i primi protagonisti, si rivela essere una scelta azzeccata.
È proprio il caso di dire che vale la pena vedere questo quinto capitolo di Scream in cui chiunque è potenzialmente salvo e chiunque può morire in un “metaslaher” come dice la stessa Mindy dove però le regole sono cambiate!
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