Mentre in tv qualcuno cercava di portare in salvo antichi vasi, i preadolescenti degli anni ’90 erano tutti alla ricerca del tesoro di Willy l’Orbo. Tutti infatti avevano visto e amato I Goonies, film d’avventura del 1985 diretto da Richard Donner, con la sceneggiatura di Chris Columbus ricavata da un soggetto di Steven Spielberg (anche produttore del film).
I Goonies è un romanzo di formazione cinematografico che nel tempo è diventato un cult e per molti, oggi alla soglia dei quarant’anni, rappresenta un pezzo di infanzia.
In questa storia c’è praticamente ogni cosa: il pericolo, il coraggio, i sogni, la paura, c’è la scoperta dell’amore e le prime ingombranti responsabilità. C’è infine il bisogno di essere amati, incarnato dal leggendario Sloth, il diverso che alla fine viene accettato (raramente si è affrontato il tema dell’inclusione con tale efficacia).
I Goonies: la trama
I Goonies sono Mikey Walsh (Sean Astin), suo fratello maggiore Brandon (Josh Brolin), il geniale Data (Jonathan Ke Quan), il logorroico Mouth (Corey Feldman) e il mangione Chunk (Jeff Cohen). Questi ragazzi si riuniscono per un ultimo fine settimana insieme.
Ultimo perchè due meschini imprenditori intendono comprare l’intera area di Goon Docks, in Oregon, dove sono le abitazioni dei ragazzi e smantellare ogni cosa per costruire un campo da golf.
Mikey, per caso, si imbatte, in soffitta, in una vecchia mappa che sembra condurre al tesoro del famoso pirata Willy l’Orbo. I ragazzi, speranzosi che con il tesoro possano evitare lo sfratto, decidono di seguirla. Arrivano in un ristorante abbandonato sulla costa. Vengono raggiunti da Brandon e dalle due ragazze Andy (Kerri Green), e Stef (Martha Plimpton).
Qui scoprono che il ristorante abbandonato è il nascondiglio della famiglia criminale Fratelli, composta da Mamma Fratelli (Anne Ramsey) e dai due suoi figli, Francis e Jake (Robert Davi e Joe Pantoliano) che hanno imprigionato Sloth il loro deforme terzo fratello.
La banda Fratelli è anch’essa alla ricerca del tesoro.
I Goonies trovano un tunnel sotterraneo nel seminterrato e lo seguono, però Chunk viene catturato dai criminali e imprigionato insieme a Sloth. Sotto tortura Chunk confessa e rivela la destinazione degli altri del suo gruppo.
I sette piccoli Goonies, inseguiti dalla banda Fratelli, dovranno affrontare paure e prove terribili, ma grazie al loro ingegno, al loro coraggio e ad un aiuto inaspettato riusciranno nella loro epica ricerca.
I goonies: proprio sicuri che sia per ragazzi?
Nell’odissea dei nostri giovani eroi è veramente semplice trovare sfumature horror o scene che al giorno d’oggi non potrebbero nemmeno essere pensate per non urtare la sensibilità del target di riferimento (gli adolescenti).
Già nella prima scena assistiamo infatti ad un inizio davvero sui generis per un film per famiglie: Jake Fratelli (Robert Davi), per evadere di prigione, mette in scena il proprio suicidio.
(Nel 2004 il British Board of Film Classification, proprio per questa scena d’apertura ha declassato I Goonies a V.M.12).
Oltre a ciò, ci sono ne I Goonies molte sequenze provenienti dai più macabri e spaventosi territori dell’horror.
Richard Donner, durante la sua lunga carriera ha toccato diversi generi dal fantasy fino all’action e degno di nota è sicuramente il suo horror Omen – Il presagio. In questa pellicola del 1976 Donner si distingue per la fantasia nello scegliere gli angoli di ripresa e determinate inquadrature fuoribolla, elementi che divennero fondanti per gli horror successivi (gli amatissimi Splatter e Slasher) e che senza fatica alcuna riscontriamo ne I Goonies
La fotografia di Nick McLean con morbidezza passa dalla scanzonata e solare avventura dei nostri ragazzi a momenti decisamenti ansiogeni dove la luce, attraverso tagli e ombre marcate, conferisce un’atmosfera inquietante e pericolosa.
Il pericolo è proprio la sostanza del film: I goonies lo percepiscono fin da subito e lo spettatore, convinto proprio dall’atmosfera che permea tutto il film, sente crescere la paura di giocarsi l’ultima fiches utile per risolevvare il proprio destino.
I goonies è il film che ad ogni nuova visione ci lascia qualcosa in più, ci fa riscoprire un percorso di crescita collegato ad un a una posta in gioco concreta, drammatica e schifosamente adulta come il denaro. Questo cult generazionale ci mette in contatto con il bambino che è noi e con i suoi occhi le paure dei grandi sembrano più affrontabili, sempre mostruose…ma appena compare lo è anche l’adorabile SuperSlot.