Chioma fluente, sguardo sveglio, faccino da bravo ragazzo e un grande talento: questo è Andrew Garfield. Attore poliedrico dalla doppia cittadinanza (americana e britannica) ama calcare il palcoscenico quanto recitare davanti la macchina da presa.

A teatro ha ottenuto numerosi premi, tra cui nel 2017 il Tony Award al miglior attore protagonista in un’opera teatrale per Angels in America – Fantasia gay su temi nazionali.

Per quanto riguarda il grande schermo è nel 2007 che arriva l’occasione della  sua vita: Leoni per agnelli di e con Robert Redford. Da quel momento la sua carriera nel mondo del cinema decolla.  Sono molti i registi di successo che lo hanno scelto per prender parte alle loro pellicole, da Terry Gilliam a Spike Jones, da David Fincher a Mel Gibson, da Scorsese a Marc Webb.

Ma quali sono i 5 film da non perdere con Andrew Garfield?

1) The social network

Il film diretto da David Fincher regala la  prima nomination ai Golden Globe ad Andrew Garfield. Sul  set nasce la grande amicizia che ancora oggi lo lega a Jesse Eisenberg. La pellicola è incentrata sui fondatori di Facebook e sul fenomeno popolare che ha creato il social network. Lo sceneggiatore Aaron Sorkin ha adattato il libro di Ben Mezrich Miliardari per caso- L’invenzione di Facebook: una storia di soldi, sessio, genio e tradimento.
Andrew Garfield brilla nella sua interpretazione di Eduardo Saverin, cofondatore di Facebook assieme a Mark Zuckerberg, Chris Hughes e Dustin Moskovitz.

Fincher firma un’opera che è stata addirittura paragonata a Quarto Potere di Orson Welles. Per quanto possa sembrare un’affermazione azzardata, di certo i due film sono accomunati da una profonda riflessione sui mezzi di  comunicazione: la carta stampata in uno; internet nell’altro. Il regista di Seven riesce a trovare l’equilibrio perfetto tra racconto e visione. Al centro ci sono sempre gli attori e i dialoghi. Dal punto di vista tecnico The social network vanta una fotografia elegante e un ritmo perfetto scandito da un eccellente montaggio. Non a caso la pellicola ha vinto 4 Golden Globe (tra cui miglior film drammatico) e ha ottenuto 8 candidature agli Oscar 2011, vincendone 3: miglior sceneggiatura non originale, miglior colonna sonora e miglior montaggio.

2) La trilogia di Spider-man

Quale bambino non ha mai sognato di essere l’Uomo Ragno? Andrew Garfield ha rivelato di aver pianto la prima volta che ha indossato il costume da Spider-Man, dimostrando così il suo amore per il ruolo. L’attore da vero perfezionista ha studiato scrupolosamente il movimento dei ragni prima di indossare la tutina rossa e blu.

La prima volta che è diventato Peter Parker è stato nel 2012 per The amazing spiderman, la seconda nel 2014 per The amazing spiderman 2 e la terza nel 2021 per Spiderman: no way home. La trilogia è stata diretta dal regista e produttore televisivo statunitense Marc Webb.

Dopo la cancellazione di Spider-Man 4 di Sam Raimi, la Sony mise in cantiere immediatamente un reboot. La nuova saga è più coerente con i fumetti originali e mescola sapientemente varie caratteristiche dell’universo dell’Uomo Ragno.

Il Peter Parker di Andrew Garfield è scanzonato; è un nerd ironico, imbranato, spiritoso e anche bello (forse pure troppo!). Ma, rispetto a quello di Tobey Maguire, si tratta di un adolescente piuttosto ordinario e questo rende sicuramente più contemporaneo il personaggio e più vicino al pubblico.  
Il film è un blockbuster fatto di humor e azione. Godibilissimo intrattenimento per grandi e piccini.

3) La battaglia di Hacksaw Ridge

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Il film del 2016 diretto da Mel Gibson ha ricevuto premi e nomination in tutto il mondo. Racconta la storia vera di Desmond Doss (Andrew Garfield), il  primo obiettore di coscienza dell’Esercito degli Stati Uniti a ricevere la medaglia d’onore. Al centro del racconto c’è uno dei temi chiave del regista dal cuore impavido, il sacrificio; ma soprattutto la guerra, un inutile spreco di gioventù e vite umane.  

Io odio la guerra. Però amo i guerrieri

Mel Gibson

Desmond Doss è un guerriero senza fucile armato di fede. La sua storia è talmente unica da sembrare inventata. Eppure, è tutto vero quello che Mel Gibson porta sul grande schermo. Il suo  cinema è crudo e violento. Esattamente come la guerra. E, naturalmente, il regista di Apocalypto non lesina su scene splatter in cui scorrono litri di sangue.

La messa in scena è portentosa, a partire dalla fotografia fino alla colonna sonora di grande effetto. Il  cast è in stato di grazia e su tutti spicca la prova attoriale di Andrew Garfield che ci regala un’interpretazione che vale un’intera carriera. Infatti, nel 2017 gli arriva la prima candidatura agli Oscar come miglior attore protagonista.
Col suo sguardo magnetico l’attore tiene incollato lo spettatore per 131 minuti in un film che è un equilibrio perfetto tra violenza e commozione. Imperdibile.

4) Silence

Silence-Andrew-Garfield

Nel 2016 Martin Scorsese dirige un film spirituale, duro e sofferto. Una pellicola molto celebrale che segna il ritorno alla collaborazione del regista con lo sceneggiatore Jay Cocks, dopo L’età dell’innocenza Gangs of New York. 

Tratto dal romanzo storico Silenzio del 1966 di Shūsaku Endō, narra le persecuzioni subite dai cristiani in Giappone durante il periodo Tokugawa nel XVII secolo. Nei panni dei tre padri gesuiti protagonisti appaiono Andrew Garfield, Adam Driver e Liam Neeson.

La pellicola si distingue enormemente da quelle a cui ci ha abituato il regista di Little Italy, anche se i temi della religione e della fede sono sempre stati presenti nella sua filmografia. La storia ruota intorno alle figure cristiane e cristologiche di Padre Rodrigues (Garfield) e Padre Garupe (Driver), due missionari alla ricerca della loro strada e del loro mentore, Padre Ferreira (Neeson). Andati in Giappone con lo scopo di radicare i principi del cristianesimo ben presto faranno i conti con la ferocia dello shogunato e conosceranno il dolore e la sofferenza sulla pelle di chi amano di più.

La performance di Adrew Garfield è  toccante. L’espressività del suo volto racconta più delle parole. Padre Rodrigues rappresenta in sé l’estremismo e il radicalismo cattolico quasi ossessivo. Il vero protagonista del lungometraggio, però, è proprio il silenzio. Sono molte le scene in cui lo spettatore si perde nell’immagini come se stesse ammirando un dipinto. La calamita più attraente, comunque, è il volto del magistrale interprete della pellicola più libera e potente di Martin Scorsese: Garfield.

5) Tick, tick…boom!

Per poter interpretare Jonathan Larson in “Tick,tick…boom!”  che gli ha fatto guadagnare un Golden Globe, Andrew Garfield ha dovutoimparare a cantare. Ha impiegato quasi un anno e mezzo per padroneggiare l’arte del canto, ma ne è sicuramente valsa la pena! Il film del 2021 diretto da Lin-Manuel Miranda è l’adattamento cinematografico dell’omonimo musical di Jonathan Larson e ha ottenuto due candidature agli Oscar 2022 (miglior montaggio e miglior attore per Garfield).

Jon ( Garfield) è un musicista e compositore di teatro che da anni lavora come cameriere a New York, mentre scrive quello che spera sia il prossimo musical di successo di Broadway. Non si arrende mai, nonostante mille rifiuti e situazioni avverse. Alla soglia dei trentasei anni  si chiede se tutti i sacrifici fatti lo possano presto o tardi ripagare. Finché, finalmente, non giungerà l’attesa occasione…

Il film è un inno alla perseveranza dalle atmosfere nostalgiche anni novanta. Un musical matrioska che al suo interno ne contiene altri due. Un esplosione di musica e colori dall’originale impianto narrativo.

Le musiche e le parole sono deliziosamente semplici, arrivano dritte al cuore toccando con leggerezza anche temi profondi. Miranda debutta alla regia divertendosi con coreografie, scenografie e movimenti di macchina in cui Andrew Garfield padroneggia la scena e si esibisce in una performance da Oscar. Tick, tick…boom! è una bomba a orologeria pronta a esplodere da un momento all’altro. Potente come l’interpretazione di questo attore che, ne siamo sicuri, ci regalerà altre grandi perle nella sua carriera.