Come sarà al cinema nel 2016? A giudicare dai listini delle nuove produzioni dovrebbe essere meglio di quello dell’anno passato vista la varietà dei titoli che coprono tutti i generi popolari con anche alcune punte autoriali tra cui quella costituita dal già uscito Francofonia (dove Sokurov scrive un altro capitolo della sua filosofia della storia attraverso la fusione espressiva di cinema e pittura nella forma di una personale cinepittura digitale che amplia lo sguardo del cinema tradizionale) e quella offerta da Il ponte delle spie (dove Spielberg reinventa il cinema classico anni ’50 con un film di potente fattura e di democratico impegno civile). Grande promette di essere anche l’imminente The Revenant dove uno smisurato Inarritu rappresenta il conflitto tra cultura e wilderness attraverso la storia della vendetta di un trapper creduto morto dai suoi nemici tra le montagne selvagge del Dakota in un’opera che evoca il classico western anni ’70 di Pollack Uomo bianco va con il tuo Dio ma questa volta con un Di Caprio inselvatichito e con una dose maggiore di violenza espressa con tagli e luci caravaggeschi. Sicuro spettacolo fanno prevedere anche alcuni ritorni di marchi collaudati come il Batman vs Superman, il nuovo Godzilla e un altro Indipendence Day, titoli che si gioveranno delle nuove tecnologie per accrescere lo stupore e la meraviglia di uno spettatore annoiato dalla mediocrità quotidiana. C’è da giurare che anche l’horror colpirà nel segno vistoPPZ che tra le novità del genere c’è l’ultimo Rob Zombie con il suo 31 e c’è anche un singolare Pride and Prejuidice and Zombies ambientato nella brughiera cara alla tradizione romantica inglese, mentre il demenziale intelligente promette bene con 50 sbavature di nero girato dagli specialisti creatori di Scary
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e con il ritorno di Ben Stiller in trasferta romana nel nuovo Zoolander. La commedia nera non sarà da meno dal momento che è affidata ai molto esperti fratelli Coen dei quali vedremo un Ave,Cesare permeato della satira black humour in cui sono imbattibili. Poi ci saranno anche un tenebroso Inferno a firma di Ron Howard e uno sci-fi che incuriosisce dal titolo La quinta onda e via con altri titoli anche di cinematografie emergenti e con molte novità nel campo dell’animazione.

A giudicare dalle opere elencate sembra che il cinema nel 2016 voglia tornare ad essere quella grande macchina mitografica che è stata prima della invasiva concorrenza televisiva e voglia riacquistare il primato nella capacità di suscitare sentimenti ed emozioni più grandi di quelle del comune spettatore oggi afflitto da nugoli di piccole immagini hail-caesardal pc, iphone, ipad e simili dispositivi che ci accompagnano dovunque ma non sanno far sognare in grande. Se questa rimonta avrà successo, e in questo il successo tributato al recente ritorno di Star Wars fa ben sperare, allora forse anche le sale torneranno ad essere quelle cattedrali del sogno che erano all’epoca d’oro del cinema quando le immagini eccedevano la normale percezione dello spettatore e la aprivano ad altri mondi immaginari ma non impossibili (anche se questo augurio non vale purtroppo per il piccolo cinema italiano per il quale uno schermo molto piccolo continua ad essere anche troppo).