Umorismo macabro nell’horror
Dopo un assaggio di commedia funeraria offerto nel 1971 da Hal Ashby con l’eccentrico Harold e Maude (dove il giovane protagonista ama inscenare i suoi ripetuti suicidi), negli anni ’80 il gusto del macabro invade a tutto campo il cinema Usa e contagia filoni di…
Gli incubi dell’espressionismo
La nera silhouette del servo Cesare che corre sui tetti con in braccio la fanciulla da lui rapita in Il gabinetto del dottor Caligari, l’ombra del vampiro che si china rapace sul letto dove dorme il suo ospite Hutter in Nosferatu, le lunghe colonne di…
Roman Polanski
Come tutti i maestri del cinema, anche Polanski fa sempre lo stesso film la cui sostanza poetica resta identica pur nella variazione dei temi e delle forme adottati. Questo vale a partire dall’opera di esordio Il coltello nell’acqua (1962) fino all’ultimo La venere in pelliccia (…
Umorismo nero
Tra tutti i generi cinematografici, l’horror è stato quello che in maniera programmatica ha sempre coniugato il macabro con la paura, con risultati a volte memorabili come nel caso di Suspiria di Dario Argento e di La casa dei mille corpi di Rob Zombie. Ma…
L’epoca d’oro dello slapstick.
Fra il 1908 e il 1915 il cinematografo cessa di limitarsi a mostrare soltanto vedute o quadri autonomi e incomincia a elaborare una prima forma di narrazione articolata in più inquadrature collegate tra di loro. Avviene quello che Edgar Morin ha chiamato “la trasformazione del…
Non si sevizia un paperino
Era il 1972 e, Lucio Fulci aveva alle spalle una carriera decennale, però ancora non aveva dimostrato il suo talento visionario. Con il giallo “Non si sevizia una paperino” si scrolla di dosso le parodie come “002 agenti segretissimi” (con Franco e Ciccio) e i…
La horror comedy: profilo storico
Di commedie con un po’ di spavento se ne trovano sin dagli ’20,per esempio in alcune comiche di Buster Keaton come The haunted house o di Harold Lloyd come Haunted spooks,così come dai ’30 ai ’70 se ne trovano tante che fanno anche un po’…
L’età del muto (1895-1929)
Nel cinema delle origini venivano chiamate “vedute” le scene di vita quotidiana girate con una sola inquadratura con la macchina fissa e senza variazione di asse. Si trattava di riprese della durata di 50 secondi circa effettuate en plein air in varie località di Parigi…
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