Terence Hill, nato Mario Girotti il 29 marzo 1939 a Venezia, è un attore, regista, produttore e sceneggiatore italiano.
È diventato famoso principalmente per i suoi ruoli nei film western all’italiana. La sua carriera cinematografica si è estesa per oltre cinque decenni, ed è ancora molto attivo nell’industria cinematografica.

Hill ha iniziato la sua carriera come attore bambino nel 1952, nel film che segna non solo il suo esordio, ma anche quello di Dino Risi: Vacanze col Gangster. Il successo internazionale arriva negli anni ’60 e ’70. Il suo stile unico e il suo carisma lo hanno reso una delle icone più amate del cinema italiano e, in particolare, del genere spaghetti western.

E’ impossibile nominare Terence Hill senza pensare al suo compagno di avventure sul grande schermo: Bud Spencer. La coppia più amata del west (e non solo) ha regalato risate e gag a milioni di spettatori. Le pellicole che vedono i due attori protagonisti sono diventate dei veri e propri cult. Ma la carriera di Hill non si è fermata solo al cinema.

Ha lavorato anche in televisione, a partire da Lucky Luke fino al celeberrimo Don Matteo. Che sia in sella a un cavallo o a una bicicletta, Terence Hill ha ricoperto tantissimi ruoli nella sua vita. Nella sua filmografia ci sono all’attivo più di sessanta film e numerose serie e miniserie tv.

Si è messo anche alla prova dietro la macchina da presa, in opere in cui ha partecipato sia in veste di attore che di regista e produttore. Hill spazia tra film d’avventura, d’azione, commedia e western. Amatissimo dal pubblico,  ha lasciato un’impronta significativa nell’industria cinematografica nazionale e internazionale.

Ma se per caso non lo hai mai visto recitare, questi sono i tre film imperdibili da vedere di Terence Hill:

Trinità (Lo chiamavano Trinità e Continuavano a Chiamarlo Trinità )

<<E’ dallo straripamento del Pecos che non vedevo tanto sudiciume! >> – Jonathan Swift, “Lo Chiamavano Trinità”

Lo chiamavano Trinità è un’iconica commedia western che ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura popolare. Uscito nel 1970, il film è noto per la sua combinazione di elementi western classici, azione spettacolare e umorismo sopra le righe.

La trama segue i fratelli Trinità e Bambino, interpretati rispettivamente da Terence Hill e Bud Spencer, due personaggi con personalità contrastanti: Trinità è un abile pistolero pigro e cinico, mentre Bambino è un gigante furbo e forte sempre alla ricerca di nuovi guai. Il film ruota attorno alle loro avventure in una città dominata da bande criminali, mentre cercano di aiutare i contadini locali.

L’umorismo slapstick e i momenti comici sono un elemento chiave del film, con scene di lotta esilaranti, battute memorabili e situazioni strampalate. La chimica tra Hill e Spencer è evidente e contribuisce in modo significativo all’atmosfera leggera e divertente del film.

Sebbene Lo chiamavano Trinità possa sembrare spensierato, ha comunque delle sfumature sociali e politiche, come la lotta dei contadini contro i potenti e la critica alle ingiustizie. Inoltre, il film ha influenzato il genere western stesso, aprendo la strada a altre produzioni con toni simili.

Lo chiamavano Trinità è un classico intramontabile del cinema italiano che ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema. Così come il suo seguito, Continuavano a chiamarlo Trinità che mantiene gran parte dello spirito comico e dell’azione che hanno reso famoso il suo predecessore.

Uscito nel 1971, il film offre al pubblico un’altra dose di avventure esilaranti nel selvaggio West. La trama si svolge con i due fratelli che cercano di sistemarsi in modo onesto in una città dominata da potenti e senza legge. Tuttavia, la presenza di un gruppo di banditi rende la loro permanenza difficile e li costringe a prendere azioni stravaganti per difendere se stessi e gli abitanti locali.

Come nel primo film, l’umorismo è centrale nella trama. Le acrobazie, le risse spettacolari e le situazioni grottesche contribuiscono a mantenere il pubblico divertito durante tutto il film. Anche se la trama può sembrare meno coerente rispetto al primo film, il suo scopo principale è quello di fornire una serie di gag e spettacoli di abilità fisica. 

Alcuni critici ritengono che la pellicola possa apparire come una versione amplificata del primo, senza offrire un’evoluzione significativa vera e propria. Tuttavia, i fan dei due attori e del genere spaghetti western apprezzeranno sicuramente la continuazione delle avventure dei fratelli Trinità e Bambino. I due film sono il più grande successo dietro la macchina da presa del regista E.B.Clucher, pseudonimo di Enzo Barboni, che ha diretto la coppia Hill-Spencer in numerosi successi.

Una notizia sconvolgente per i fedeli seguaci dei due cult è quella che sarebbero in procinto di iniziare le riprese del terzo capitolo della saga, Trinità, la suora e la Pistola.
Terence Hill è pronto per tornare a indossare speroni e pistole per un nuovo capitolo a 54 anni di distanza dal primo. Il nuovo film è ispirato a una storia vera e introduce anche un personaggio leggendario, Billy The Kid (la Pistola). Purtroppo non potrà esserci il fratello cinematografico Bud Spencer, scomparso nel 2016. Siamo sicuri, però, che sarà un grande successo! Per adesso, non ci resta che aspettare che il primo ciak venga battuto in Abruzzo, regione scelta per le riprese del film.

Il mio nome è Nessuno

<<Il destino spesso lo si incontra proprio sulla strada presa per evitarlo>> – Nessuno

Il mio nome è Nessuno è un western-commedia del 1973, diretto da Tonino Valerii e prodotto da Sergio Leone, con la partecipazione di Terence Hill nel ruolo principale. Il film è noto per la sua combinazione di elementi tipici del genere western con tocchi di umorismo e ironia.

La trama segue Jack Beauregard (interpretato da Henry Fonda), un leggendario pistolero che sta cercando di ritirarsi dal mondo della violenza. Nel frattempo, il giovane pistolero conosciuto come Nessuno (Terence Hill) si impegna a fare in modo che Jack compia un’ultima epica sfida contro il suo rivale, il temuto Wild ( Geoffrey Lewis). Il film esplora temi di eredità, fama e il passaggio delle generazioni nel selvaggio West.

Il mio nome è Nessuno è noto per le sue scene di azione spettacolari,  bilanciate da momenti di leggerezza e umorismo. L’interpretazione di Terence Hill come Nessuno aggiunge un tocco di comicità al film, mentre la presenza di Henry Fonda contribuisce a catturare l’atmosfera classica dei western. La regia di Tonino Valerii e l’influenza di Sergio Leone sono evidenti nel film attraverso l’uso di inquadrature suggestive, paesaggi mozzafiato e un’atmosfera nostalgica che richiama i classici western dell’epoca.

Tra l’altro pare che il regista di C’era una volta il west abbia girato alcune scene della pellicola, tra cui il duello finale.  Leone è accreditato per certo, nei titoli di testa, come autore dell’idea da cui il soggetto di Fulvio Morsella ed Ernesto Gastaldi e la sceneggiatura del solo Gastaldi.

La colonna sonora di Ennio Morricone aggiunge ulteriore profondità all’esperienza cinematografica e ci regala delle nuove sonorità per il genere western. Un mix tra i temi che lo hanno reso celebre e quella nota spensierata che ritroveremo, ad esempio, nei film di Carlo Verdone, Bianco, Rosso e Verdone. La scelta del compositore romano va a sottolineare il passaggio di un nuovo modo di fare western. Dal classico agli spaghetti.  Morricone si diverte a giocare, tanto da fare una parodia de La Cavalcata delle valchirie di Wagner.

Il mio nome è Nessuno è un film che diverte e intrattiene grazie alla sua combinazione di avventura, azione e umorismo. La trama apparentemente ricalca le orme dei film Hill-Spencer: due  personaggi si incontrano e diventano forzatamente una coppia. Insieme compiono un’impresa straordinaria tra rischi, pericoli e gag fino a trionfare. Però, il film va oltre questa linearità. Tra alti momenti emozionali e immagini potenti, riesce a evocare il western classico, a partire da quel Mucchio selvaggio che viene perennemente evocato.  Insomma, Il mio nome è Nessuno è una pellicola assolutamente imperdibile per gli amanti di pistoleri e avventure, ma soprattutto per poter ammirare due meravigliose interpretazioni di Fonda e Hill.

Io sto con gli ippopotami

<<Il mondo non si divide tra bianchi e neri, ma tra ricchi e poveri!>>

Io sto con gli ippopotami è un altro memorabile film che vede Terence Hill e Bud Spencer in azione, stavolta in un contesto diverso rispetto ai western a cui sono maggiormente associati. Uscito nel 1979, diretto da Italo Zingarelli, questo film è l’undicesimo film insieme della coppia. Combina elementi di commedia, avventura e azione, creando un’esperienza divertente e unica.

La trama segue i personaggi di Slim e Tom, interpretati da Hill e Spencer, due amici che si trovano coinvolti in una trama di corruzione e avidità quando scoprono un piano per inquinare un fiume che attraversa un territorio africano. Per proteggere la terra natia di una tribù locale e gli abitanti dell’area, i due protagonisti si uniscono per contrastare i piani dei cattivi.

Io sto con gli ippopotami offre una varietà di elementi che lo rendono interessante. L’amicizia e l’alchimia tra Hill e Spencer rimangono uno dei punti forti del film. La combinazione di situazioni comiche e momenti d’azione garantisce un intrattenimento piacevole per il pubblico. Inoltre, il contesto africano aggiunge una freschezza alla storia, portando il duo in nuove avventure e sfide.

La presenza degli ippopotami stessi conferisce un tocco di unicità, con alcune scene che vedono protagonisti questi animali, davvero potenti. Nei panni del cattivo di turno troviamo Joe Bugner, ex-pugile diventato attore, che ha lavorato spesso in altri film con il solo Bud Spencer. Mentre l’uomo con il turbante che fa il gioco delle tre carte al casinò è il prestigiatore Tony Binarelli. L’uomo  aveva già prestato le proprie mani a Hill nella famosa scena della partita a poker de …continuavano a chiamarlo Trinità

Impossibile non parlare di Io sto con gli ippopotami senza citare la canzone portante Grau Grau, un’irresistibile melodia presente per tutto il film in versione strumentale e che, in un passaggio, viene cantata proprio da Bud Spencer. La colonna sonora della pellicola sottolinea alla perfezione la leggerezza con cui si è scelto di trattare un tema drammatico, come quello della corruzione.

Terence Hill avrebbe voluto girare il film in Alaska (naturalmente senza ippopotami!), ma la sua proposta venne bocciata e si optò per il Sudafrica. Sarebbe stato sicuramente interessante vedere le avventure della coppia tra i ghiacci, ma  la scelta africana si è rivelata vincente. L’intenso finale con la liberazione di decine di ippopotami ne è la prova schiacciante. Questa avventura sudafricana di stampo ecologista, sotto alcuni aspetti, può risultare un po’ datata e con una trama piuttosto prevedibile … ma è l’ideale per trascorrere qualche momento di sano divertimento in terre esotiche con l’affiatata ditta Spencer- Hill.