Il cinema è vita. Registi e cineasti hanno da sempre fatto affidamento sul mezzo filmico, proiettando nelle sale la loro personale visione della vita. C’è chi l’ha fatto adottando un approccio ironico, come Woody Allen in Io e Annie, o chi è ricorso ad immagini più criptiche, come Kubrik con 2001: Odissea nello spazio. Il fattore comune è quindi la volontà di sottoporre allo spettatore una chiave di lettura alternativa sulla vita, nonché sulle sue varie fasi. Tra queste, l’adolescenza assume un fascino unico, data la sua delicatezza in quanto “fase di transizione” per eccellenza. Sono state girate una marea di pellicole sull’argomento, molte delle quali basate su storie blande ricche di cliché. Ci sono tuttavia casi in cui il tema viene esaminato in modo brillante, dando origine ad opere degne di lode. I titoli che vi andiamo a proporre sono quindi secondo noi i migliori film adolescenziali, capaci di racchiudere l’essenza contraddittoria di quest’età, a metà tra le incertezze e la magia della scoperta.

 

“Stand by me”, di Rob Reiner

migliori film adolescenziali

Basato sul racconto The Body di Stephen King, facente parte della raccolta Stagioni diverse, il film narra di un’estate singolare, ovvero quella del 1960. A Castle Rock, una città di provincia, quattro amici si riuniscono abitualmente nel loro nascondiglio, una casa sull’albero, dove di nascosto giocano a carte, fumano e sfogliano “giornaletti proibiti”. La quotidianità viene inaspettatamente sconvolta dalla notizia che un loro coetaneo è scomparso all’interno del bosco. Insieme decidono quindi di partire per un’avventura che metterà a dura prova la loro amicizia.

Stand by me di Rob Reiner è un autentico manifesto per la generazione a cavallo tra gli anni 70 e gli 80. Uno spartiacque che idealmente segna la fine del filone fanciullesco (I Goonies, E.T, ….), per invece proporre un approfondimento più incisivo della complessità adolescenziale. Attorno al tema cardine dell’amicizia ruotano i primi amori, la voglia di trasgredire, le prime sigarette fumate di nascosto. Si tratta di una pellicola memorabile, abile nel ritrarre la delicata fase tra la giovinezza e l’età adulta.

 

“Breakfast club”, di John Hughes

migliori film adolescenziali

Uscito in sala nel 1985, Breakfast club è considerato uno degli apici del cinema adolescenziale. Cinque studenti, dalle tipologie opportunamente diversificate (la ragazza di buona famiglia Molly Ringwald, il bulletto Judd Nelson, la dark Ally Sheedy, lo sportivo Emilio Estevez, il secchione Anthony Michael Hall), devono passare per punizione un sabato pomeriggio a scuola a svolgere il tema “Chi sono?”. Nonostante gli animi inconciliabili e i derivanti attriti, i ragazzi riusciranno a far squadra, conoscendosi per quello che sono davvero.

Il cuore del film più celebre del regista e sceneggiatore John Hughes, che scrisse il copione in appena due giorni, sta nel rapporto genitori-figli adolescenti. Tema non semplice, ma che in Breakfast Club  emerge in particolare nella seconda parte, complici soprattutto i dialoghi semplici, ma profondi. I cinque giovani protagonisti mettono a nudo i propri sentimenti, tra desiderio di essere migliori dei propri genitori distratti, superficiali o violenti, e la paura di finire per assomigliare a loro.

 

“Moonrise Kingdom”, di Wes Anderson

migliori film adolescenziali

Moonrise Kingdom è la storia di Sam e Suzy: lui orfano di 12 anni che vive in un campo scout, lei ragazzina scontenta della vita monotona tipica della sua famiglia. I due si conoscono in estate e si tengono in contatto scrivendosi lettere fino a quando, innamorati, decidono di fuggire insieme. La loro scomparsa porterà scompiglio nella piccola comunità in cui vivevano. Gli abitanti decideranno quindi di dividersi in piccoli gruppi, nella speranza di ritrovarli il più presto possibile.

La fantasia con cui Wes Anderson realizza Moonrise Kingdom distacca la storia dal contesto drammaturgico, attribuendo valore universale alla fuga d’amore, che non è una semplice follia preadolescenziale, ma l’unica forma di protesta possibile contro l’anaffettività dei tempi odierni. Di conseguenza, l’amore diventa la risposta dei bambini all’indifferenza degli adulti, per riappropriarsi di un sentimento a cui hanno dovuto prematuramente rinunciare.

 

“Noi siamo infinito”, di Stephen Chbosky

migliori film adolescenziali

Basata su The Perks of Being a Wallflower, il romanzo cult tra i giovani scritto da Stephen Chbosky, Noi siamo infinito narra il primo anno di liceo di Charlie, un ragazzino problematico che supera la propria timidezza attraverso l’amicizia di Patrick e Sam, studenti dell’ultimo anno. Proprio quando tutti i suoi problemi sembrano essersi risolti, antichi demoni del passato ritornano a far traballare le sue poche certezze, impedendogli di essere felice.

Carico di una tenera fragilità, il film di Chbosky parla agli adolescenti di oggi raccontando adolescenti di una generazione che sembra già preistorica. Porta in scena amori, delusioni, rabbie e memorie traumatiche, il tutto scandito dai ritmi delle compilation mixate grazie a due registratori di musicassette, con Asleep degli Smiths a farla da padrone. Noi siamo infinito è un’opera piccola ed essenziale, che parla direttamente al cuore dei propri spettatori portandoli a sorridere, riflettere e persino commuoversi.

 

“Chiamami col tuo nome”, di Luca Guadagnino

migliori film adolescenziali

Estate 1983, «da qualche parte in Nord Italia». Per Elio sono appena iniziate le vacanze nella splendida villa della sua famiglia. Figlio di un brillante professore universitario, musicista sensibile, decisamente colto per la sua età, Elio aspetta come ogni anno l’ospite dell’estate: uno studente in arrivo da New York per lavorare alla sua tesi di post dottorato. Ma non appena farà il suo arrivo Oliver, il giovane americano, qualcosa nell’aria cambierà, portando il nostro protagonista ad esplorare un lato di se stesso ancora nascosto.

Valso a James Ivory l’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale, Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino è la storia di un paradiso scoperto e già perduto, una meditazione sul tempo e sul desiderio, una lunga lettera d’amore. Un amore però impossibile, che lascia aperta un’invocazione per gli anni a venire, finché Elio e Oliver si ritroveranno, un giorno lontano, a cercare parole per dire l’indicibile, per sognare ciò che quasi è stato e che non sarà mai: la loro storia d’amore.

 

“Lady Bird”, di Greta Gerwig

migliori film adolescenziali

Christine McPherson è un’ambiziosa e precoce liceale all’ultimo anno. Impaziente di liberarsi della vita suburbana di Sacramento, sogna un’esistenza diversa in una città della costa orientale tra i grattacieli, i college e la cultura cosmopolita. Per essere accettata in un college necessita però anche di crediti extracurriculari , motivo per il quale decide di entrare a far parte di un club di teatro. Ciò inietta nuova linfa alla sua vita sociale e a quella privata, segnata da una madre ipercritica e da un padre da poco licenziato.

La maniera con cui Greta Gerwig decide di narrare questa storia adolescenziale è fortemente unica e personale. Pur navigando in acque sicure, Lady Bird sembra muoversi con un andamento sgraziato e instabile, proprio come quello della sua protagonista. Una favola che si focalizza su problematiche prettamente giovanili, ma che lo fa con occhio maturo e anche un po’ nostalgico, tipico di chi quei problemi li ha già superati da tanto tempo.

 

“Notte prima degli esami”, di Fausto Brizzi

migliori film adolescenziali

Non poteva mancare all’appello un caposaldo della cinematografia italiana del genere, ossia Notte prima degli esami. È l’ultimo giorno di scuola e Luca Molinari, un ragazzo che frequenta un liceo romano, decide finalmente di sfogare tutta la sua frustrazione contro l’odiato professore d’italiano, Antonio Martinelli. Il giovane è convinto di non dover mai più avere a che fare con il docente, scoprendo poi suo malgrado che questi fa parte della commissione agli esami di maturità.

Ambientato negli anni 80, Notte prima degli esami ci propone una sincera rappresentazione di quelle dinamiche bizzarre tipiche della giovinezza. Il contesto scolastico è irrilevante, ciò che spicca davvero sono le amicizie, i nuovi amori, i sogni e le aspirazioni del gruppo di ragazzi che seguiamo durante la storia. Un film a dir poco generazionale, ha segnato indelebilmente il cuore di migliaia di ragazzi italiani, che lo ricorderanno con un sorriso. Da omaggiare il compianto Giorgio Faletti nel ruolo del prof. Martinelli, semplicemente indimenticabile.

 

“Juno”, di Jason Reitman

migliori film adolescenziali

Juno, una graziosa liceale, rimane involontariamente incinta alla prima volta col suo nuovo ragazzo. Questa gravidanza improvvisa suscita più di una reazione scomposta, in primis proprio quella di Juno stessa. Incapace di gestire alla sua tenera età un tale fardello, chiede aiuto alla sua famiglia che, seppur non navigando in acque gioiose, accetta questa improvvisa incombenza. La nostra protagonista farà il possibile per evitare i malevoli giudizi dei suoi coetanei, le problematiche del travaglio, spendendosi in prima persona per cercare una coppia a cui affidare il futuro del suo nascituro.

Juno è un teen drama ben realizzato, in grado di non cedere mai a banalità o cliché. A reggere il tutto vi è una sceneggiatura potente che, con estrema ironia e semplicità, riesce a raccontare temi profondi dell’animo umano. Seppur con più spunti ironici a pennellare il racconto, il film passa quasi in modo impercettibile dall’essere una commedia adolescenziale ad un film di formazione interiore con forti tinte drammatiche.

 

“La vita di Adele”, di Abdellatif Kechiche

migliori film adolescenziali

Kechiche in questo film ritrae il passaggio dalla fine dell’adolescenza all’inizio dell’età adulta di Adele, una liceale appassionata di letteratura che vuole diventare insegnante. Nel frattempo scopre però la sua passione per le ragazze dopo aver fatto la conoscenza di Emma, una bella studentessa dai capelli blu. Quest’ultima sarà il suo primo grande amore, la sua gioia ma anche il suo tormento.

La vita di Adele, vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes 2013, è l’adattamento sul grande schermo del romanzo a fumetti Il blu è un colore caldo di Julie Maroh. Criticato aspramente per le sue lunghe sequenze molto esplicite, è un inno all’indipendenza sessuale e non solo. Si tratta di un film capace d’esplorare la soglia dell’eros mutevole, la linea oltre la quale Adele non rimane adolescente senza rimorsi, ma donna che ha rimarcato la sua esperienza nel mondo con lacrime e orgoglio. Un’opera figlia di un’epoca priva di censure, dove la libertà d’espressione s’impone sempre più nel costume della nostra società.

 

“L’attimo fuggente”, di Peter Weir

migliori film adolescenziali

La trama racconta di un collegio maschile, nel 1959. L’arrivo del nuovo insegnante di letteratura, John Keating, scombussola l’ordine che da sempre ha caratterizzato quell’ambiente così colto e quieto. Il professore affascina gli studenti, in quanto crede che la poesia stia al centro di ogni cosa e cerca di instradare i ragazzi a fare delle scelte di vita adatte per loro stessi. Purtroppo, però, i metodi di Keating non vengono visti di buon occhio dai genitori e dagli insegnanti dell’istituto.

Un fenomenale Robin Williams veste i panni del “Capitano” prof. Keating ne L’attimo fuggente, dalla regia di Peter Weir. È una storia che insegna ad apprezzare le bellezze della vita, amando il mondo così come l’energia che sprigiona. Carpe Diem è il mantra che riecheggia nella bocca dei membri della “setta dei poeti estinti”, in virtù di una filosofia secondo la quale ogni attimo è prezioso, e in quanto fugace va vissuto quanto più a lungo possibile. La voglia di ricercare gioia in quei piccoli momenti che, seppur brevi, durano un’eternità.